Si tratta del parere che la Regione era chiamata ad esprimere agli effetti dell'autorizzazione per il vincolo paesaggistico (l'area e' classificata come categoria di beni di particolare interesse ambientale sia sulla base della normativa statale che regionale). La decisione della giunta ha preso in considerazione anche il parere della commissione edilizia del comune di Bagnone (provincia Massa Carrara), che, all'unanimita', ha espresso la sua contrarieta' "all'intervento proposto nel suo complesso cosi' come proposto e localizzato", nonche' le misure di salvaguardia e del progetto di piano stralcio per la tutela dei corsi d'acqua interessati da derivazioni idriche.
"Le misure di salvaguardia - spiega l'assessore - prevedono l'ammissibilita' delle derivazioni idriche solo nel caso siano rispettate le condizioni previste nel progetto di piano stralcio. Sulla base del quale sono previsti specifici e accurati studi ambientali perche' sia garantito il deflusso vitale minimo dei corsi d'acqua. E in relazione alla documentazione pervenutaci sul progetto in questione, abbiamo ritenuto che alla riduzione della portata in alveo per la derivazione puo' far seguito un'alterazione dell'aspetto paesaggistico del tratto di corso interessato".