Il Consiglio provinciale ha preso definitivamente posizione in questo senso approvando in aula un ordine del giorno della Quinta Commissione, quella che si occupa di ambiente e viabilità, illustrato dal presidente di quest'ultima, Alberto Di Cintio. A favore del documento hanno votato PDS-DS, PPI, Verdi, A.N., F.I. e U.D.R.; si è astenuto il rappresentate dei Comunisti d'Italia, Sandro Cocchi. L'ordine del giorno approvato impegna espressamente la Provincia a confermare le indicazioni del suo Piano Territoriale di coordinamento ed a ribadire parere negativo in merito alle nuove escavazioni nell'area di Monte Beni.
L'ente si dovrà anzi attivare per promuovere iniziative volte alla "definitiva tutela ambientale e paesaggistica dell'area". Inoltre per il Consiglio dovranno essere prese tutte le iniziative "per consentire il recupero e il riuso dei materiali di scavo provenienti dalle gallerie dell'Alta Velocità e della Variante di Valico come previsto dalla nuova normativa in materia di attività estrattiva e reperimento di materiali inerti". In ogni caso la Giunta provinciale si attiverà nei confronti della Regione e degli Enti Locali interessati "affinché sia garantito il rispetto della Convenzione del 13 dicembre 1990 sia per quanto riguarda la realizzazione della Variante di Valico autostradale, ivi compresa la Bretella di raccordo con Firenzuola, che per quanto attiene l'individuazione dei siti di cava e di discarica dei materiali". Proprio il dissenso su questo punto limitatamente alle cave è stato alla base dell'astensione del Consigliere Cocchi, che chiedeva (ed ha presentato un emendamento in tal senso non accolto dal Consiglio) che la Provincia non fosse coinvolta nell'individuazione dei siti alternativi.
"In ogni caso - ha precisato il vicepresidente della Provincia Riccardo Conti - la Giunta provinciale si impegnerà a fare un piano cave secondo la previsione delle legislazione regionale, non certo ad individuare una singola ubicazione di cava".