I virtuosi di pianoforte e gli appassionati lo amavano e temevano anche prima di "Shine", ma dopo il film suDavid Helfgott anche i "non addetti" hanno imparato a riconoscere il Terzo Concerto di Rachmaninov comeuna delle vette del funambolismo pianistico, di struggente lirismo e dal romanticissimo abbandono. Daniel Oren,il direttore israeliano che torna sul podio dell'Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino dopo il Concerto diNatale nella Chiesa dell'Autostrada, lo propone nei 3 appuntamenti al Teatro Comunale venerdì 29, sabato 30e domenica 31 (pomeridiana) gennaio, insieme al prodigioso Arcadi Volodos, ventiseienne pianista di SanPietroburgo dalla carriera fulminante che lo ha portato in pochissimi anni ad essere considerato uno dei piùautorevoli interpreti di Rachmaninov , eseguito con direttori del calibro di Ozawa, Chailly, Gergiev e con iBerliner Philharmoniker.
Ma Oren inizierà e chiuderà il programma con altri 2 lavori agli antipodi in quanto ageneri musicali, che bene ne illustrano e ed esaltano la vitalità e curiosità di musicista: in apertura l'Ouverture dal"Candide" di Leonard Bernstein, compendio dei temi principali del musical che l'eclettico compositore trassenegli anni Cinquanta dall'omonimo romanzo satirico, censurato e vietatissimo per la sua carica dissacrante, diVoltaire; nella seconda parte la V Sinfonia in do minore op.67 di Ludwig van Beethoven, forse la piùuniversalmente nota fra le sue 9, presaga di tutti gli sviluppi successivi della forma e della letteratura musicale.
