Fin dal 1929 la Cassa di Risparmio di Firenze ha gestito il servizio di tesoreria del Comune di Firenze, sinol'ultima proroga dell'affidamento in scadenza il 31 dicembre. La legislazione vigente prevede l'affidamento delservizio mediante gara a licitazione privata, secondo le direttive comunitarie in materia di appalti pubblici diservizi. Anche in conseguenza di polemiche politiche e inchieste della magistratura, il Comune ha indetto unagara europea per il periodo dal 1999 al 2003. Il Comune ha anche riformulato il capitolato d'appalto inserendovantaggi sinora non previsti per l'ente.
Oltre alla circolarità delle filiali per la raccolta dei pagamenti e lariscossione dei crediti, è stato previsto un servizio di prelevamento e portavalori. Gli istituti hanno gareggiatoper la prima volta sui tassi debitori e creditori (tassi sulle anticipazioni di cassa per fronteggiare eventualiesigenze di liquidità, tassi sui mutui di importi inferiori ai 200.000 ECU che l'Ente dovesse richiedere in viad'urgenza, e tasso sui depositi eventualmente costituiti dalle somme derivanti da mutui accesi con istituti dicredito in attesa di utilizzo).
Hanno partecipato alla gara svoltasi il 30 settembre la Cassa di Risparmio diFirenze associata al Monte dei Paschi di Siena e la Banca Toscana, e la Rolo Banca in alleanza con il CreditoItaliano. L'appalto è stato aggiudicato ancora alla Cassa di Risparmio sulla base delle seguenti condizioni: tassosui mutui 3.75%, tasso sulle anticipazioni di cassa 4.6088%, tasso sui depositi 5.1088% costo del serviziotesoreria e del deposito custodia amministrazione valori 0.