Secondo l'assessore alla sicurezza sociale Vittorio Lampronti: "La Provincia opera nella prevenzione in collegamento con le altre istituzioni (Regione, Comuni, Azienda Sanitaria) e con varie associazioni del Privato-sociale, per accogliere richieste e organizzare percorsi di uscita dalla prostituzione e a fornire un'adeguata informazione, attraverso un contatto sociale con operatori di strada specificamente formati, per la prevenzione di malattie come l'Aids". Lampronti ha ricordato che la Provincia di Firenze sta attuando progetti finanziati dal Ministero degli Affari Sociali nei confronti della tossicodipendenza: quattro progetti indirizzati a costituire uno spazio terapeutico riabilitativo per madri tossicodipendenti, a studiare un'attività di accoglienza per tossicodipendenti cronici con i Sert dell'Azienda 11, un progetto di fattibilità di comunità per doppia diagnosi e un corso professionale per operatori di strada.
"La formula delle Cooperative sessuali può riguardare solo una fascia minoritaria di prostitute, capaci di organizzarsi in un contesto di libera scelta di questa attività". Gloria Campi (Comunisti unitari) si è richiamata a leggi che prevedono tra l'altro assistenza e fondi pubblici per chi, da clandestino, decide di uscire allo scoperto per denunciare la condizione di schiavitù a cui si è sottoposti. In questa direzione ha proposto un emendamento all'ordine del giorno del PDS che è stato accolto.
Gli enti locali dovrebbero utilizzare gli stanziamenti e le condizioni previsti dalle leggi per coordinare sul proprio territorio progetti di recupero sociale.