L'inaugurazione ufficiale avvenne il 4 giugno 1931 nella disorganizzazione totale e in assenza di piste regolamentari. Eppure, per due anni, Firenze ebbe un volo giornaliero sulla rotta Roma-Venezia. Poi l'attivita dello scalo si ridusse all'aeroclub e alla scuola aerea.Tra il 1939 e il '40 fu realizzata la prima delle cosi dette piste Balbo. Era lunga 1.000 metri e larga 60, con lo stesso orientamento dell'attuale, in direzione di monte Morello. Arduo spiegare perche una pista gia difficile in quanto a ridosso di una collina si trovi anche a sfavore di vento.Paralizzata dalla guerra, la struttura riprese vita grazie agli alleati che la utilizzarono come base.Nel dopoguerra ripresero i voli civili.
Anzi, l'Aeronautica Italiana e l'Aerea Teseo, prima compagnia fiorentina, diedero vitalita allo scalo attivando linee con Bari, Bologna, Genova, Milano, Napoli, Reggio Calabria, Roma, Venezia e addirittura Barcellona, con l'impiego di aerei DC-3. Ma l'improvviso splendore fu stroncato dalla caduta a Livorno di un aereo della Teseo, che fu costretta alla chiusura.Negli anni seguenti si ricomincio a parlare di espansioni dell'aeroporto. Nel 1949 il progetto Bonsi prevedeva la creazione di una pista di 2.200 metri parallela all'autostrada.
Circa dieci anni dopo oltre a questa erano sul tappeto altre tre ipotesi. La prima prevedeva la costruzione di un campo tra Firenze e Pisa, ma in quest'ultima c'era opposizione esistendo gia il Galileo Galilei. La seconda consisteva nella costruzione di un eliporto fiorentino per collegarsi velocemente allo scalo pisano. La terza, sospinta dalla continua espansione urbanistica di Firenze, suggeriva lo smantellamento di Peretola e la nascita di nuovo aeroporto piu a nord, a Sant'Angelo a Lecore. Ma a Prato non si manifestava gran simpatia per tale opportunita.