Eppure le richieste di soccorso e le informazioni che giungono in Capitaneria sono assolutamente frammentarie. Per moltissimi minuti non si riesce ad avere l'esatta percezione dell'accaduto. Nelle comunicazioni radio tra petroliera, Capitaneria e Vigili del fuoco si parla di una bettolina che avrebbe urtato l'Agip Abruzzo. E solo sulla petroliera si concentrano i soccorsi, con le prime imbarcazioni che la raggiungono dopo mezzora. Il Moby Prince pare essere dimenticato.E' dopo un'ora e mezza che una barca di ormeggiatori, avvicinatasi per prestare soccorso, intravede dietro la sagoma della petroliera in fiamme e oltre la nube di fumo che avvolge la rada un'altra imbarcazione alla deriva.
Quando alle 23:30 i due ormeggiatori raggiungono il Moby, sul traghetto non pare piu esserci segno di vita. Sembrano tutti morti ad eccezione di una figura che resta disperatamente aggrappata alla fiancata di poppa: e il giovane mozzo napoletano Alessio Bertrand, l'unico superstite del piu grave incidente nella storia della marina mercantile italiana degli ultimi 80 anni. Tratto in salvo, Bertrand puo aiutare poco le indagini con la sua testimonianza, poiche colpito da un profondo stato di choc.
E ben poche risposte puo offrire il relitto fumante del Moby, rimorchiato in porto solo in mattinata, col suo carico di 140 cadaveri carbonizzati.