La lista degli iscritti alla Loggia, trasmessa alla Commissione parlamentare di inchiesta sul caso Sindona, viene resa pubblica con enorme scalpore. Tutti i citati nell'elenco smentiscono la propria appartenenza alla P2, eccetto il deputato del PSI Fabrizio Cicchitto e il giornalista Maurizio Costanzo, ex direttore del fallimentare quotidiano L'Occhio e dell'effimero TG Contatto.Sono nell'elenco uomini dei Ministeri del Commercio estero, del Tesoro, della Difesa, degli Esteri, dell'Industria e dell'Interno, della Corte di Cassazione e del Consiglio superiore della Magistratura, di ENI, Finsider, e Selenia, del Mattino di Napoli e della RAI, di BNL, Banco di Napoli, Banco di Roma, Credito Agrario, Monte dei Paschi di Siena e ICCREA.
In totale, solo nelle strutture pubbliche, tre prefetti, quattro questori, 16 magistrati e 153 funzionari ministeriali.Nella lista ci sono ben otto ammiragli, 41 colonnelli e 43 generali, ripartiti come segue: sei ufficiali della Polizia, nove dell'Aeronautica, 29 della Marina, 37 della Guardia di Finanza, 50 dell'esercito e 56 alti gradi dei Carabinieri, tra cui il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, ucciso dalla mafia a Palermo nell'80. Durante le indagini milanesi i generali Picchiotti e Columbro confessano ai magistrati che il generale dei Carabinieri Enrico Mino (scomparso nel novembre '77 in un incidente aereo in Calabria), prima di consegnare il proprio rapporto sull'evasione del nazista Herbert Kappler alla magistratura, lo fece leggere a Gelli, che "lo aveva convocato".
Ma e probabile che gli iscritti siano di piu dei 900 accertati. Analizzando il conto "primavera" della Banca popolare dell'Etruria, su cui Gelli depositava le quote, si possono calcolare 2700 affiliati divisi in 17 gruppi autonomi.