Secondo il memoriale di un massone grossetano il 20 settembre 1969 Gelli organizza all'Hotel Hilton di Roma l'iniziazione massonica di 400 ufficiali dell'esercito e di alcuni esponenti della DC. Alla Loggia, ormai nota come Raggruppamento Gelli/P2, aderiscono nel giro di pochi mesi il generale Giovanni Allavena, ex capo del servizio segreto militare, e il generale Vito Miceli, capo del Sios-esercito. Un rapporto dei servizi segreti del 1971 descrive Gelli come collaboratore operante presso l'ufficio di Firenze.Lo stesso anno Gelli viene nominato segretario della P2, nonostante il Gran maestro Lino Salvini lo consideri un potenziale golpista.
Tesoriere della loggia e il generale dei servizi segreti Siro Rossetti.Per avere un'idea dei temi che la Loggia intende affrontare basta leggere il verbale dell'"officina" del 5 marzo 1971: "a) situazione politica ed economica dell'Italia; b) minaccia del PCI, in accordo con il clericalismo, volta alla conquista del potere; c) carenza di potere delle forze dell'ordine; d) mancanza di una classe dirigente e assoluta incapacita del governo nel procedere alle riforme necessarie per lo sviluppo civile e sociale del Paese; e) dilagare del malcostume, della sregolatezza e di tutti i piu deteriori aspetti della moralita e del civismo; f) nostra posizione in caso di ascesa al potere dei clerico-comunisti; g) rapporti con lo Stato italiano."