169° Anniversario della Fondazione della Polizia di Stato

Bilancio della criminalità a Firenze il 10 aprile: nel 2020 dimezzati i furti e diminuite le rapine

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 aprile 2021 12:05

Questa mattina ricorre il 169° Anniversario della Fondazione della Polizia di Stato, fissato in questa data per la pubblicazione, esattamente 40 anni fa, il 10 aprile 1981, della Legge n. 121 che ha ridisegnato l’intera Amministrazione della Pubblica Sicurezza e della quale la Polizia di Stato è componente irrinunciabile.

La cerimonia, all’insegna della sobrietà del momento per le restrizioni imposte dalle norme anti Covid, si è svolta in Questura, dove alle ore 9.30 il Prefetto Alessandra Guidi e il Questore di Firenze Filippo Santarelli hanno deposto una corona in memoria dei Caduti della Polizia di Stato, con la benedizione del Cappellano Provinciale della Polizia Monsignor Luigi Innocenti e con la partecipazione del Presidente della Sezione ANPS Sergio Tinti.

Anche quest’anno non sono mancati i riconoscimenti premiali, che a causa dell’emergenza epidemiologica verranno consegnati in un momento successivo, al personale della Polizia di Stato fiorentina che si è particolarmente distinto nelle proprie attività di polizia giudiziaria o di pubblico soccorso.

Approfondimenti

Si tratta di 37 attestati tra i quali: 2 ENCOMI SOLENNI relativi ad operazioni della Squadra Mobile, 18 ENCOMI, 13 riconosciuti nell’ambito di attività svolte dalla Squadra Mobile, 1 dalla Squadra Volante, 2 dalla Polizia Postale e 2 dalla Polizia Stradale; 17 LODI, 4 che hanno interessato la Squadra Mobile, 5 la DIGOS, 1 la Squadra Volante, 3 la Polizia Stradale, 3 la Polizia Ferroviaria e 1 la Polizia Postale.

Saranno anche consegnate 15 Medaglie di Commiato al personale della Polizia di Stato che è entrato in quiescenza nel 2020 e fino al primo aprile 2021.

FIRENZE: ANALISI DELLA CRIMINALITA’ AL TEMPO DEL COVID

Sono numeri che parlano da soli quelli della Polizia di Stato di Firenze che nel 2020 è stata sì chiamata alla costante attuazione della normativa nazionale di contrasto al Covid-19 ma anche, sempre e comunque, a garantire la sicurezza dei cittadini.

155.852 le chiamate di emergenza ricevute sulla linea 113 dalla Sala Operativa della Questura di Firenze dal primo gennaio 2020 fino al 9 dicembre scorso, quando è entrato a regime il 112 NUE.

Sono 423.947 identificazioni e 64.064 i controlli a veicoli dell’anno 2020 da parte di tutta la Polizia di Stato fiorentina.

Nell’anno appena trascorso, più di 67.300 le persone identificate e più di 38.600 i veicoli controllati dalla Questura Fiorentina: rispetto al 2019 sono aumentati i controlli in strada (+56,29%), sia delle persone (+33,85) che dei veicoli (+89,92%).

Oltre 4.600 le persone che sono state arrestate o denunciate nel 2020 dalla Polizia di Stato tra Firenze, Empoli e Sesto Fiorentino con una media di quasi 13 persone al giorno, più di 390 al mese.

Per quanto riguarda i reati sono diminuite le RAPINE (-14,86% in provincia e -15,85% in città) e si sono dimezzati i FURTI (-48,57% in provincia e -51,88% nella città di Firenze).

Nello specifico si sono rivelati in calo i furti con strappo (-20,7% in provincia e -17,97% in città), i furti in abitazione (-50,12% in provincia e -52,55 in città), i borseggi (-59,34% in provincia e -60,47 in città), i taccheggi negli esercizi commerciali (-40,75 in provincia e -39,27 in città dove sono tuttavia aumentati gli arresti +85,71 eseguiti nell’ambito del fenomeno), i furti di ciclomotori (-51,88 in provincia e -54,12 in città) e i furti di autovetture (-40,77 in provincia e -44,9 in città).

Si attestano in 631 le persone denunciate e in 223 quelle arrestate per i reati di furto, delle quali 363 ritenute responsabili di furti presso esercizi commerciali, mentre sono 120 i rapinatori arrestati o denunciati.

Per quanto riguarda invece l’attività di contrasto agli stupefacenti dell’anno scorso sono 169 le persone arrestate per illecita detenzione di droga e 329 quelle denunciate per il medesimo reato che integra anche lo spaccio su piazza.

  • Proprio sul fronte “contrasto agli stupefacenti” il 2020 è l’anno dell’OPERAZIONE INTERNAZIONALE ANTIDROGA denominata “Los Blancos” condotta dalla Squadra Mobile di Firenze e dal Servizio Centrale Operativo - DAC che ha smantellato un’organizzazione criminale di cittadini albanesi, operativa in più contenenti, che trattava direttamente con i grandi cartelli dei narcos sudamericani e gestiva una quota considerevole del traffico di cocaina per l’Europa.

    Durante la complessa attività investigativa, avviata nel 2015 e conclusa nel settembre 2020 con l’esecuzione di 30 misure cautelari in carcere - sono state arrestate 84 persone e sequestrati circa 4 tonnellate di cocaina, 9 chili di eroina e oltre 5,5 milioni di euro in contanti.

  • Nel maggio del 2020 la Squadra Mobile di Firenze si distingue per l’ OPERAZIONE CEMENTO NERO che ha portato alla custodia cautelare in carcere per 11 persone, italiane e straniere, ritenute responsabili a vario titolo, nell’ambito di un’inchiesta nel settore del c.d.

    CAPORALATO, di associazione per delinquere, intermediazione illecita, sfruttamento del lavoro, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, impiego di lavoratori non in regola con le norme in materia di immigrazione e falsità ideologica in certificati commessa da persone esercenti un servizio di pubblica necessità nel settore edile.

  • Nel giugno del 2020 indagini della Squadra Mobile di Firenze nell’ambito delle SETTE si sono concluse con l’esecuzione della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di un 23enne di Montemurlo (PO) che si presentava come un “diavolo - vampiro” con poteri sovrannaturali.

    Il giovane è finito in manette con l’accusa di riduzione o mantenimento in schiavitù o in servitù, violenza sessuale nei confronti di diverse vittime, alcune delle quali anche minorenni e pornografia minorile.

  • Lo scorso anno la Polizia di Stato ha assestato anche duri colpi alla “PEDOPORNOGRAFIA” attraverso una serie di operazioni della Polizia Postale e delle Comunicazioni fiorentina
  • Con l’OPERAZIONE “DARK LADIES”, nel febbraio 2020 la Polizia Postale e delle Comunicazioni per la “Toscana” chiude il suo cerchio intorno a due mamme ed a un uomo finiti in custodia cautelare in carcere in quanto ritenuti responsabili, a vario titolo, di aver abusato delle proprie figlie minori, diffondendo anche online le immagini delle violenze.

    Agli indagati sono stati contestati, sempre a vario titolo, i reati di produzione e diffusione di materiale di pornografia minorile online, nonché di violenza sessuale. Le due bambine, vittime degli orrori, sono state affidate ai servizi sociali e condotte in luoghi sicuri.

  • Nel luglio 2020 è la volta dell’OPERAZIONE “DANGEROUS IMAGES” al termine della quale la Polizia Postale e delle Comunicazioni per la “Toscana” denuncia 20 minorenni per i reati in concorso di detenzione e diffusione di materiale pedopornografico e istigazione a delinquere.

    Gli investigatori hanno in particolare indentificato un minore, ritenuto organizzatore e promotore, insieme ad altri coetanei, dello scambio di innumerevoli filmati e immagini pedopornografiche, anche in forma di stickers, attraverso diversi social network.

  • Sempre la Polizia Postale e delle Comunicazioni per la “Toscana” ha concluso nell’agosto 2020 l’OPERAZIONE “SUMMER NO LIKE” con la denuncia di 9 persone indagate per i reati di divulgazione, cessione, detenzione di materiale pedopornografico e per istigazione a delinquere aggravata.

    L’attività investigativa ha avuto origine dall’analisi di un telefono cellulare sequestrato nell’ambito di una perquisizione eseguita per fatti analoghi. Sull’apparecchio erano state rinvenute chat, immagini e video a carattere pedopornografico, con il coinvolgimento anche di bambini in tenerissima età.

Un andamento a sé è invece emerso dall’analisi dei dati relativi alle truffe e alle frodi informatiche che nel 2020 ha evidenziato un aumento del fenomeno rispetto all’anno precedente (+16,5 in provincia e +7,88 in città) e si attestano in 326 le persone denunciate o arrestate per questi reati.

  • A tale proposito dicembre 2020 è il mese dell’ OPERAZIONE “BITGRAIL” con la quale gli investigatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Firenze, con il coordinamento della Sezione financial cybercrime del Servizio Centrale della Polizia Postale in Roma, hanno eseguito la misura cautelare del divieto di esercitare attività d’impresa e di ricoprire uffici direttivi di imprese nei confronti di un 34enne della provincia di Firenze, amministratore unico di una società italiana che gestiva una piattaforma di scambio di cryptovalute (exchange), ritenuto dagli inquirenti responsabile di una frode informatica da 120 milioni di euro, bancarotta fraudolenta e auto-riciclaggio.

SICUREZZA, PREVENZIONE E ORDINE PUBBLICO

Nell’ambito della prevenzione delle turbative sociali tese a incidere sulla libertà dei cittadini, la D.I.G.O.S. di Firenze ha confermato anche nel 2020 la sua costante presenza nel contesto fiorentino, dal dialogo di piazza nelle manifestazioni pubbliche indette da cittadini, categorie o sigle politiche, ai rave party dell’estate, come quello a Brozzi e alla Pescaia, senza dimenticare la sua capacità di scongiurare gravi conseguenze nei luoghi pubblici, teatro di estemporanei ritrovi non autorizzati, o di occupazioni abusive di strutture e che hanno portato alla denuncia di oltre 200 persone.

Tra i fatti di rilievo si ricorda:

  • Nell’aprile 2020 la Digos ha eseguito la perquisizione dell’abitazione di un uomo di 32 anni, di Campi Bisenzio, che tramite il proprio profilo pubblico su una piattaforma social, aveva postato messaggi di apologia nazista e fascista, con fotografie di emblemi, personaggi e slogan di carattere razzista e suprematista. Alcuni dei post, con foto nelle quali lo stesso si ritraeva davanti ai predetti emblemi imbracciando armi, incitavano alla rivolta e ad azioni violente anche nei confronti dello Stato.
  • Il 26 agosto 2020 Ponte Santa Trinita è stato teatro di una aggressione ultrà ai danni di un noto fotoreporter in occasione dei festeggiamenti per l’anniversario della fondazione della squadra viola: in poche ore la DIGOS aveva già rintracciato e denunciato 2 giovani tifosi della Curva Fiesole ritenuti responsabili, in concorso, di violenza privata aggravata dall’aver commesso il fatto in occasione di una manifestazione pubblica e del reato di danneggiamento.
  • 4 persone arrestate e 20 denunciate subito dopo la guerriglia urbana avvenuta la sera del 30 ottobre nel centro storico fiorentino a seguito di una manifestazione non autorizzata con chiamata di piazza sui social tramite un volantino anonimo.

    Quella sera una generica protesta “anti-sistema” è degenerata in gravi turbative dell’ordine pubblico, con attacchi alle Forze di Polizia, anche con bottiglie molotov e danneggiamenti al centro di Firenze. Nei mesi successivi le indagini della DIGOS hanno poi portato all’esecuzione di 19 misure cautelari nei confronti di soggetti ritenuti coinvolti a vario titolo nei gravi fatti di quella sera.

La garanzia dell’ordine pubblico e della sicurezza dei Cittadini rappresenta l’essenza dell’Amministrazione della Pubblica Sicurezza e, in definitiva, della Polizia di Stato, intesa come suo inscindibile e fondamentale strumento di attuazione.

Nel 2020, nonostante le restrizioni alla circolazione, sono state 3.067 le manifestazioni e/o eventi di varia natura organizzati da Istituzioni o da cittadini delle quali è stato garantito lo svolgimento in sicurezza e che hanno avuto come principale teatro la città o la provincia di Firenze.

Dagli eventi di rinomata rilevanza internazionale, come Pitti Uomo o il Gran Premio F1 del Mugello, alle visite istituzionali del Presidente della Repubblica o dei Ministri del Governo o, ancora, di importanti personalità nel corso della campagna elettorale trascorsa, fino all’inaugurazione dell’Anno Accademico, con la visita dal Presidente del Consiglio, ed a quello giudiziario; dalle partite di calcio, tra la Fiorentina e le altre squadre del campionato di Serie A, a quelle di rugby; agli sgomberi di strutture occupate senza titolo ai presidi di solidarietà indetti per particolari ricorrenze o accadimenti nel mondo; dalle proteste delle associazioni di categoria di lavoratori, che maggiormente hanno risentito della crisi economica del periodo pandemico, alle manifestazioni indette da sigle sindacali e politiche o da movimenti di carattere politico, sociale o studentesco, che hanno quasi sempre interessato delicati punti della città, sia per la vicinanza ai palazzi istituzionali sia perché in aree di particolare importanza per la cittadinanza tutta.

Sono invece 186 le misure di prevenzione adottate dal Questore nei confronti di persone ritenute pericolose per la pubblica sicurezza e 15 le sospensioni delle licenze a pubblici esercizi, per ragioni di ordine pubblico e pubblica sicurezza, predisposte dalla Divisione Polizia Amministrativa e Sociale, ai sensi dell’art. 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza.

FERROVIE E AUTOSTRADE: POLIZIA DI STATO, UNA GARANZIA IRRINUNCIABILE

Tenuto conto delle pesanti limitazioni imposte dalla pandemia, alta è stata l’attenzione prestata nelle attività di controllo da parte della Polizia Stradale, Ferroviaria e di Frontiera nell’anno 2020, che hanno garantito la sicurezza quotidiana di viaggiatori e pendolari negli scali e sulle autostrade fiorentine.

La POLIZIA STRADALE ha identificato 30.007 persone, la POLIZIA FERROVIARIA 176.550. Nel 2020 gli agenti della Polstrada hanno controllato 25.402 veicoli, quelli della Polfer di Firenze hanno invece scortato 681 treni ed effettuato 6.352 servizi di vigilanza negli scali ferroviari. La POLIZIA DI FRONTIERA è stata invece particolarmente impegnata nel vigilare il rispetto delle disposizioni sul contenimento del Covid-19 all’aeroporto identificando 150.028 persone.

SERVIZI DIRETTI AL CITTADINO

Le molteplici attività in cui è impegnata quotidianamente la Polizia di Stato passano anche attraverso lo “sportello”, ossia un rapporto diretto con i cittadini che va dal rilascio dei passaporti a quello dei permessi di soggiorno, alla gestione di alcuni tipologie di licenze, di armi o particolari categorie di esercizi pubblici, fino alla semplice informazione.

La Divisione Polizia Amministrativa e Sociale nell’anno 2020 ha rilasciato 16.914, tra passaporti e lasciapassare per minori.

Sono circa 3.700 invece le licenze per porto di armi trattate per uso caccia e uso sportivo che sono ricadute nella competenza del Questore.

L’Ufficio Immigrazione della Questura di Firenze ha rilasciato 35.423 permessi di soggiorno a cittadini stranieri del territorio di Firenze e provincia, una media di 2.952 al mese.

Nel corso dell’anno 2020 migliaia di utenti si sono rivolti all’Ufficio Relazioni con il Pubblico di via Zara, con estremo ricorso al mezzo informatico e telefonico, comportando la risposta a ben 8.475 richieste.

ESSERCI SEMPRE

E poi, oltre ai numeri, ci sono tante storie di vita: essere un poliziotto è non rinunciare alla vicinanza, vera, alle persone, fosse anche per un sorriso, una foto insieme, uno sguardo dentro alla Volante. Le persone si rivolgono alla Polizia talvolta solo per sentire una voce amica o perché la vita le pone davanti a piccoli grandi problemi che in un dato momento sono o sembrano insormontabili.

Ancora nella memoria la foto di una pattuglia delle Volanti che ha preparato a cena ad una donna che, impossibilitata a cucinare, era sola ed affamata in casa. In un altro caso i poliziotti hanno portato in spalla per le scale, fino al quarto piano, un anziano che era rimasto bloccato nell’androne del suo palazzo senza ascensore. Oppure viene da ricordare gli agenti che nel periodo invernale di dicembre si sono improvvisati idraulici in casa di un 80enne rimasto solo in casa e al freddo, per il blocco della caldaia, che non sapeva a chi altro rivolgersi di sera. E poi tante chiamate durante questo periodo pandemico, anche solo per andare a verificare se un amico o un familiare che non rispondeva al telefono stesse bene.

L’attività della Polizia nel 2020: i numeri

“Ricorre oggi il 169esimo Anniversario della Fondazione della Polizia di Stato. Avremmo voluto viverlo in una piazza di questa meravigliosa città, insieme alla nostra comunità, la cui salvaguardia è lo scopo principale della nostra esistenza istituzionale. Ma la pandemia continua a mordere tutto il Paese ed anche il nostro amato territorio, motivo per il quale si è scelto di celebrarla, in forma simbolica ed allo stesso tempo irrinunciabile, con la deposizione della corona in memoria dei caduti della Polizia di Stato, che hanno sacrificato il bene più prezioso, la vita, per la riaffermazione della legalità e la sicurezza dei cittadini.

Sono proprio i nostri caduti a ricordarci ogni giorno che la tutela della collettività rappresenta il motivo della nostra attività quotidiana, il senso profondo del nostro spirito di servizio" Queste le parole del Questore di Firenze Filippo Santarelli in occasione del 169esimo anniversario della Polizia di Stato.

"Oggi, più che mai, il nostro impegno è quello di salvaguardare quel preziosissimo bene comune che è la salute di ognuno, messa a repentaglio dal Covid-19. Lo facciamo attraverso rigorosi controlli nel rispetto delle leggi, ma sempre pronti ad interpretare il nostro ruolo con senso di umanità ed empatia nei confronti di tutti i cittadini, dei lavoratori, degli operatori commerciali, dei giovani travolti dal disagio e dal disorientamento.

E spesso, come ha sottolineato il Capo della Polizia, siamo scesi in campo “fuori ordinanza” per aiutare nella distribuzione dei presidi medico sanitari, nella sanificazione delle strade, nel sostegno spontaneo e generoso degli anziani e delle famiglie in difficoltà spezzando le catene della loro solitudine.

Seppure impegnati in un contesto caratterizzato dall’emergenza pandemica, le donne e gli uomini della Polizia di Stato della provincia di Firenze hanno al tempo stesso proseguito con determinazione e coraggio il loro sforzo nel contrasto alla violenza, alla illegalità e al crimine in genere, con particolare attenzione agli episodi criminali in crescita nelle mura domestiche, con l’odiosa violenza di genere, sul Web, in tutte le svariate forme del cybercrime e non trascurando di assicurare la tutela del mondo economico e del lavoro attraverso la lotta ai tentativi di infiltrazioni delle grandi associazioni mafiose.

A loro dico Grazie, a tutte le donne e gli uomini della Polizia di Stato che quotidianamente, con sacrificio e coraggio, si impegnano a garantire la sicurezza di tutti i cittadini.

L’efficacia dell’azione complessiva svolta a tutela di tutto il nostro bellissimo territorio, in collaborazione con le altre Forze dell’Ordine e con gli Enti interessati, ha segnato nell’anno in argomento, in linea con quanto accade nel territorio nazionale, una costante diminuzione dei reati in generale ed un contrasto sempre più rafforzato e sinergico contro quei reati c.d. “diffusi” di maggior interesse per i cittadini, sempre preoccupati di veder garantita al massimo la propria sicurezza.

Esserci sempre è il nostro motto e noi cerchiamo di essere presenti nella società civile, ma anche economica della provincia: “lavorare insieme” per garantire una adeguata barriera a tutti i fenomeni di illegalità, in particolare contro i tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata, tutta orientata a realizzare forme di investimenti illegali in un territorio ricco di attività imprenditoriali, soprattutto in questo periodo di grave crisi economica in cui si moltiplicano gli allarmi concernenti l’interesse delle associazioni mafiose ad approfittare della situazione ed inserirsi anche nel nostro contesto economico inficiandone la regolarità e la correttezza.

IL PLAUSO DEL PREFETTO

Anche il Prefetto di Firenze, Alessandra Guidi, ha partecipato stamani al 169° anniversario della Fondazione della Polizia di Stato, che si è svolto in Questura con la deposizione di una corona in memoria dei Caduti a causa dell’attuale recrudescenza del virus.

Il Prefetto rivolge un sentito ringraziamento al Questore Filippo Santarelli e a tutte le donne e gli uomini della Polizia di Stato che in questa provincia hanno testimoniato quotidianamente di saper interpretare al meglio la funzione affidatagli da quella legge e di saperlo fare con quello spirito di servizio, di solidarietà e di umanità che li fa essere straordinari “compagni” al fianco di ciascun cittadino in difficoltà. Un particolare pensiero rivolge infine alle famiglie di tutti gli operatori di polizia che pure condividono con loro le ansie ed i rischi della professione e soprattutto a quelle che piangono la perdita dei loro cari, caduti in servizio nell’assolvimento del proprio dovere o perché portati via dalla pandemia.

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