Tramvia, preoccupa il nodo Morgagni, Poggetto, Dalmazia

Commercianti di zona chiedo aiuto all'Amministrazione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 luglio 2014 15:17
Tramvia, preoccupa il nodo Morgagni, Poggetto, Dalmazia

Partono i cantieri  "ed ancora i necessari provvedimenti di sostegno per le attività economiche e per i cittadini non sono operativi" è la critica mossa all'Amministrazione. "Non si può più perdere tempo, è necessario agire velocemente. Abbiamo apprezzato la disponibilità manifestata dall’Amministrazione comunale, ma relativamente all’articolato documento che abbiamo presentato in sede di confronto non ci sono ancora provvedimenti concreti. E’ necessario che all’incontro convocato domani (mercoledì 9 luglio) dall’Assessore Bettarini, vi siano sul tavolo alcuni provvedimenti da approvare rapidamente" afferma Morena Baldacci Presidente Confesercenti Quartiere 5."Siamo molto preoccupati per la, ormai, prossima apertura del cantiere in V.le Morgagni e le conseguenti modifiche alla viabilità che provocheranno un appesantimento notevole del traffico nella parte più stretta di Via Reginaldo Giuliani che immette in Piazza Dalmazia. Un disagio – prosegue Morena Baldacci - che deve essere compensato con l’apertura di aree per la sosta e di posteggi supplementari, sia sulle pertinenze di proprietà Enel sia nell’area del ex Meccanotessile.

Per quest’ultima chiediamo una modifica parziale del progetto: pur mantenendo le caratteristiche attuali si dovrebbe prevedere anche una zona di sosta a frangia dell’intervento che sia almeno il doppio di quella attualmente prevista".In allarme c'è anche Confartigianato che avanza al Comune di Firenze alcune richieste: sconti su tutte le imposte comunali, risorse economiche, penali in caso di ritardo lavori, sospensione delle riscossioni coattive, posteggi gratuiti, congelamento dell’imposta di soggiorno e riduzione delle tariffe mobilità per imprenditori e loro dipendenti.

"Che l’amministrazione comunale di Firenze consideri, con i cittadini, anche le imprese come proprio primario interlocutore, adottando nei loro confronti, ben diversamente da quanto avvenuto in passato, durante la cantierizzazione della linea 1 della tramvia, comportamenti inclusivi e responsabili, tanto in termini di attività informative, che di sostegno economico diretto ed indiretto"  questo, in sintesi, il comportamento che Confartigianato si aspetta, per tutto il periodo della cantierizzazione delle linee 2 e 3 della tramvia, dal Comune di Firenze, al quale avanza, in vista dell’incontro di domani, 9 luglio, 14 richieste, frutto di una serie di incontri con gli imprenditori delle aree interessate dai lavori e dell’esperienza pregressa, impegnandosi a sua volta a centrare obiettivi favorevoli alle imprese e ai loro dipendenti.

“Per esempio, ci aspettiamo che il sindaco Nardella inizi proprio da Novoli, Careggi e dal Centro a tener fede alle sue promesse elettorali, eliminando l’addizionale comunale Irpef proprio a partire dagli imprenditori colpiti dai lavori” annuncia Gianna Scatizzi, presidente di Confartigianato Imprese Firenze. “Ma, per le medesime imprese, chiediamo anche la riduzione di tutte le imposte comunali (dalla Tari alle pubbliche affissioni), la messa a bilancio di apposite risorse a fondo perduto (per esempio per contributo affitto o per riduzione di fatturato), la costituzione di un fondo rotativo a tasso zero, la sospensione della riscossione coattiva per le somme dovute al Comune, e, considerato che i lavori, di cui è stata posata la prima pietra il 5 novembre 2011, avrebbero dovuto concludersi il prossimo 31 luglio con la trincea Guidoni, la previsione di una penale che il Comune destinerà alle imprese danneggiate in caso di sforamento al nuovo cronoprogramma di esecuzione lavori, da calcolarsi sulla base di quella che il Comune stesso riscuoterà dalle imprese appaltatrici in caso di loro inadempienza” prosegue il presidente degli artigiani. Per le 14.702 imprese esistenti nelle aree dei lavori (pari ben al 40% di tutte quelle presenti sul territorio comunale), di cui il 21% artigiane, anche la sospensione dell’imposta di soggiorno per i clienti delle strutture ricettive dell’area (sono 1.433 le attività di servizi di alloggio e ristorazione attive), la previsione ed il sostegno di eventi di animazione economica, il rilascio di autorizzazioni straordinarie di commercio ambulante, la sospensione del pagamento del parcheggio auto, la riduzione degli abbonamenti per la mobilità pubblica per imprenditori e loro dipendenti, un’adeguata attività di comunicazione pluri-mezzi. “Confartigianato, da parte sua - continua Scatizzi - si impegna ad ottenere dall’Agenzia delle Entrate, per i periodi di imposta coincidenti con l’esecuzione lavori, la non applicazione degli studi di settore per le imprese interessate dalla cantierizzazione e la conseguente esclusione dalle operazioni di accertamento fiscale, nonché ad effettuare tutte le pratiche necessarie per ottenere tale sospensione; a fare pressing sul sistema bancario affinché preveda appositi plafond per le imprese, da affiancare ai fondi che potranno essere messi a disposizione da enti come la locale Camera di Commercio; ad agire sugli enti preposti al rilascio di ammortizzatori sociali affinché istituiscano appositi fondi per i dipendenti delle imprese interessate dai lavori, qualora si verifichino sospensioni delle attività; ad effettuare una costante attività informativa su ogni aspetto della cantierizzazione; a collaborare costantemente con il Comune di Firenze su ogni aspetto dei lavori rilevante per le imprese”. Le imprese che necessitano di informazioni, che vogliano segnalare casi particolari o proporre interventi possono rivolgersi a: tramvia@confartigianatofirenze.it o telefonare ai numeri 055.7326938 e 055.7326955.

La questione della sosta veicolare sarebbe decisiva sia nella fase di cantierizzazione sia in quella di assetto definitivo; sia per l’area di Piazza Dalmazia–Statuto sia nella zona di Via di Novoli, lungo il percorso della Linea 2. Per quanto riguarda la zona di Via di Novoli, Gabriella Parrini e Giuseppe Greco, commercianti della zona, fanno sapere che “sono state individuate alcune criticità sia sulla riduzione delle possibilità di sosta che sulla accessibilità agli spazi; criticità che devono essere risolte con aggiustamenti di progetto e in sede di realizzazione dei lavori.” "Auspichiamo che con la riunione di domani si inizi un percorso a tappe forzate; sono fondamentali azioni di sostegno alla piccola impresa, ad oggi solo abbozzate, per quanto riguarda: • Credito alle aziende • Creazione di un fondo indennizzi• Annullamento delle tasse ed imposte comunali (per il periodo della cantierizzazione) • Favorire progetti di Temporary Shop Su ciascuno di questi punti è necessario che siano assunte decisioni politiche e che siano adottati atti formali per i quali occorre tempo.

Sarebbe grave se man a mano che il cronoprogramma dei lavori si consuma non vi fossero risposte rassicuranti soprattutto a quei commercianti che non si contrappongono all’opera in quanto tale, ma che pretendono rispetto per il loro lavoro e qualche garanzia sulla prospettiva, considerando l’attuale contesto economico, sempre più, difficile e precario.Problemi in vista anche per i ciclisti. "L'ingorgo di traffico che si è creato a seguito della chiusura di via Alderotti per i lavori della tramvia evidenzia ancora una volta che in questa come in altre zone della città il traffico motorizzato è arrivato alla saturazione di tutto la spazio per cui basta chiudere una strada e si crea il caos.

Un mezzo agile e pochissimo ingombrante come la bici (nello spazio occupato da un'auto ci possono stare tante bici) potrebbe contribuire ad alleggerire il problema che si ripresenterà sicuramente durante i lavori" l'Associazione Città Ciclabile chiede all'assessore alla mobilità di adottare una serie di provvedimenti che agevolino e rendano più sicuro il transito delle bici nelle zone coinvolte dai lavori, ad iniziare per esempio dal "ricongiungere le piste ciclabili di via Di Novoli (anche questa "zona a rischio ingorgo" quando sarà interessata dai lavori per la tramvia) e di viale Redi, come è stato richiesto da oltre 1.500 cittadini tramite la petizione organizzata da Città Ciclabile insieme alla Sezione Soci Coop di Novoli alla fine dello scorso anno e consegnata all'allora assessore alla mobilità.Basterebbe allargare il marciapiede sul ponte di San Donato per realizzare finalmente il collegamento ciclabile con il Polo Universitario, il Palazzo di Giustizia, il Centro Commerciale, l'insediamento abitativo di San Donato, con conseguente alleggerimento del traffico a motore".

In evidenza