​Sanità in Toscana, nuovo modello di governance aziendale, con raccomandazioni 

Parere favorevole espresso a maggioranza alle linee di indirizzo regionali con alcune indicazioni

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 marzo 2019 18:27
​Sanità in Toscana, nuovo modello di governance aziendale, con raccomandazioni 

 Via libera con raccomandazioni alle linee di indirizzo regionali per il nuovo modello di governance aziendale nel sistema sanitario della Toscana. La commissione Sanità, presieduta da Stefano Scaramelli (Pd) ha espresso parere favorevole a maggioranza (Pd, Art.1-Mdp), con l’astensione di Sì-Toscana a sinistra e il voto contrario delle altre forze di opposizione (Lega, M5s, Gruppo misto-Tpt) alla delibera con la quale la Giunta regionale intende dare compiuta attuazione al processo di riforma della sanità toscana.

L’atto della Giunta determina meglio ruoli e compiti delle varie figure più vicine al territorio, definisce in maniera più puntuale il modello di governance dei processi sanitari e socio-sanitari aziendali, in particolare in merito alle figure del direttore di dipartimento, del direttore di zona distretto o della società della salute, laddove costituita, del direttore di presidio ospedaliero. Fa chiarezza sui compiti di ciascuna di queste figure, cerca di instaurare un meccanismo che rafforza e avvalora i livelli di responsabilità Queste le linee principali del provvedimento: rafforzamento delle funzioni gestionali del direttore di dipartimento, che sarà dotato di un supporto tecnico-amministrativo per gestire e governare non solo le performance sanitarie, ma anche l'appropriatezza della spesa complessiva; potenziamento dei compiti e delle funzioni di governo della direzione di presidio ospedaliero, compiti e funzioni di governo assicurati anche alle direzioni di zona-distretto e società della salute, con particolare riguardo al miglioramento dell'appropriatezza.

Nell’esprimere il parere favorevole, la commissione raccomanda alla Giunta regionale “di evitare nel nuovo modello organizzativo la spersonalizzazione, riportando al centro la responsabilità individuale del singolo primario o del chirurgo”; di inserire “tra le funzioni del direttore delle società della salute il legame con il medico di medicina generale e la medicina di base”, di evidenziare “tra le funzioni del direttore del dipartimento le capacità di gestione del gruppo e manageriali”; di assicurare “equilibrio tra le funzioni del direttore di presidio ospedaliero e direttore di dipartimento”.

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