Pronto Soccorso in Toscana 'Intasati e Scontenti'

Mugnai (FI): "Nei nuovi ospedali, i vecchi problemi e nessuna alternativa Situazioni che confliggono col diritto alla salute"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 giugno 2014 14:17
Pronto Soccorso in Toscana 'Intasati e Scontenti'

Ospedali nuovi, problemi vecchi coi pronto soccorso "intasati all’inverosimile e tempi d’attesa spesso in conflitto col diritto alla salute": accade in Toscana, con i Nuovi ospedali protagonisti delle cronache sanitarie. Così, se oggi il Nuovo ospedale di Pistoia chiede rinforzi, al Nuovo ospedale di Lucca, il cui Pronto Soccorso aveva fin da subito rivelato le proprie debolezze: a un 87enne è capitato di restare in barella per 9 ore filate.

 24 le ore di attesa registrate al Nuovo ospedale di Prato30 ore affrontate da un 93enne al Pronto soccorso ospedale Cisanello a Pisa.

«La settimana scorsa – commenta il Vicepresidente della Commissione sanità Stefano Mugnai (FI) che ha raccolto segnalazioni e ritagli di giornale – lo stesso studio sulla sanità regionale commissionato dalla Regione Toscana al Laboratorio Mes del Sant’Anna di Pisa non aveva potuto fare a meno di registrare una flessione nel livello di soddisfazione degli utenti sui pronto soccorso, con picchi nelle Asl 6 di Livorno, 2 di Lucca, 9 diGrosseto e 12 della Versilia.

E come dar loro torto, con casi del genere che addirittura si ripetono con maggior frequenza dopo l’apertura dei Nuovi ospedali? Il punto è che nelle nuove strutture medici e operatori si affannano, ma non basta: i letti, infatti, non sono in numero sufficiente rispetto al bisogno di accessi. E l’assessore Marroni che rimprovera i cittadini di intasare gli ospedali senza però fornire loro alternative territoriali credibili di assistenza e cura, è proprio una roba che non si può sentire».

Oltretutto, se attendere tempi impropri per essere curati è grave di per sé, ai pronto soccorso lo è anche di più: «Il cittadino che si reca al pronto soccorso – osserva Mugnai – non lo fa certo per regalarsi una gita di piacere. Piccola o grande che sia la sua patologia – prosegue – egli vi si reca con la percezione di star vivendo un’emergenza. Restare parcheggiato su una barella per decine di ore non è esattamente quel che si dice una risposta appropriata». Allora, che fare? Il Vicepresidente della Commissione sanità è pronto a chiederlo alla giunta regionale trasformando il suo dossier d’inizio estate in un’interrogazione a risposta scritta. «Vogliamo sapere nel dettaglio se e quanto, con il blocco del turn over e i tagli alle assunzioni, attualmente gli organici effettivi si discostino da quelli previsti, e anche quale sia la densità di posti letto ospedalieri nelle varie Asl in raffronto al 2010, ovvero all’inizio di questa legislatura».

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