Palazzo Strozzi: ultimi giorni per 'Yan Pei-Ming. Pittore di storie'

La più grande mostra mai dedicata in Italia all’artista. Luca Giordano in Palazzo Medici Riccardi, settimana finale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 agosto 2023 10:25
Palazzo Strozzi: ultimi giorni per 'Yan Pei-Ming. Pittore di storie'

C'è tempo fino domenica 3 settembre 2023 per visitare Yan Pei-Ming. Pittore di storie, la più grande mostra mai dedicata in Italia all’artista franco-cinese, parte del progetto Palazzo Strozzi Future Art sviluppato con la Fondazione Hillary Merkus Recordati.

A cura di Arturo Galansino, Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi, l’esposizione propone un percorso di oltre trenta opere che permettono di esplorare la potente e originale ricerca dell’artista sulla relazione tra immagine e realtà, in un cortocircuito tra vita personale e storia collettiva, simboli e icone della cultura e della storia dell’arte tra Oriente e Occidente.È così che in mostra si alternano monumentali autoritratti e ritratti della madre e del padre o di personaggi storici come Mao Zedong e Adolf Hitler insieme a originali reinterpretazioni di opere come la Monna Lisa di Leonardo o l’Innocenzo X di Velázquez o di due copertine della rivista «Time» dedicate rispettivamente nel 2008 al presidente russo Vladimir Putin e nel 2022 a quello ucraino Volodymyr Zelensky. In diretta connessione con l’Italia l’esposizione ospita inoltre una sequenza di dipinti legati a celebri immagini fotografiche che hanno documentato drammatici momenti della storia italiana del Novecento, in una sorta di trilogia di deposizioni laiche: l’esposizione a testa in giù dei corpi di Benito Mussolini e Claretta Petacci a Piazzale Loreto a Milano nel 1945; il corpo riverso di Pier Paolo Pasolini all’idroscalo di Ostia nel 1975; il ritrovamento di Aldo Moro nel bagagliaio di un’auto a Roma nel 1978.La mostra è promossa e organizzata da Fondazione Palazzo Strozzi come parte del progetto Palazzo Strozzi Future Art sviluppato con la Fondazione Hillary Merkus Recordati.

Main supporter: Fondazione CR Firenze. Sostenitori: Comune di Firenze, Regione Toscana, Camera di Commercio di Firenze, Intesa Sanpaolo, Comitato dei Partner di Palazzo Strozzi. Con il contributo di Città Metropolitana di Firenze. Si ringraziano MASSIMODECARLO e Galerie Thaddeus Ropac.Info e orari- www.palazzostrozzi.org

Ultima settimana anche per fare visita alla mostra “Luca Giordano. Maestro barocco a Firenze” promossa da Città Metropolitana di Firenze e organizzata da MUS.E, a Palazzo Medici Riccardi fino al 5 settembre 2023.La mostra curata da Riccardo Lattuada, Giuseppe Scavizzi e Valentina Zucchi e organizzata con il sostegno di Business Strategies, è centrata sul rapporto intercorso fra il pittore napoletano – che trascorse a Firenze un periodo della sua vita, tra il 1682 e il 1686 - e le grandi famiglie fiorentine, pronte ad accogliere le novità della sua pittura e a investirlo di importanti esecuzioni.

ph Nicola Neri

Durante l’ultima settimana di apertura sarà possibile partecipare alle visite guidate condotte dai mediatori MUS.E oltre che, venerdì 1° settembre alle 17:30, all’ultimo appuntamento del ciclo di incontriper approfondire la figura del pittoredal titolo “Nuovi studi sulla tecnica pittorica di Luca Giordano” a cura dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze (ingresso gratuito su prenotazione), durante il quale saranno presentati gli esiti delle indagini compiute dai restauratori dell’Opificio sugli affreschi della Galleria degli Specchi poco prima dell'avvio della mostra, utili per dare nuovi elementi su tempi, sequenze e processi esecutivi della volta. Infine Domenica 3 settembre, in occasione della Domenica Metropolitana, i residenti della Città Metropolitana di Firenze potranno inoltre visitare la mostra (e il palazzo tutto) gratuitamente.

Giordano, fra gli artisti più virtuosi e prolifici del Barocco italiano, lascia a Firenze una ricca eredità (ricostruita per l’occasione dai curatori, con importanti prestiti anche dall’estero) a partire delle due volte dipinte per la Galleria degli Specchi e per la Biblioteca Riccardiana, all’interno di Palazzo Medici Riccardi. Il palazzo, prima grande residenza dei Medici, simbolo del potere di famiglia e del Banco Mediceo, acquisita alla metà del Seicento dalla famiglia Riccardi, viene così arricchito secondo il gusto decorativo dell’epoca.

La volta della Galleria degli Specchi, una vera e propria sfida all’illusionismo, si presenta come un fulgido racconto di miti, ritmato dalle virtù cardinali poste agli angoli e culminante con la celebrazione dei Medici nel centro, cui i Riccardi erano largamente riconoscenti. A questa decorazione fa da specchio la volta della Biblioteca, dove è raffigurata l’Allegoria della Divina Sapienza, che Luca Giordano avrebbe dipinto in soli cinque giorni fra il 1685 e il 1686. Queste preziose testimonianze artistiche, insieme alla decorazione della Cappella Corsini in Santa Maria del Carmine e a una serie di dipinti commissionati da altre grandi famiglie fiorentine – fra cui i Medici e i Del Rosso – compongono un interessante quadro della presenza a Firenze dell’artista.

In mostra una selezione di circa 50 opere alcune delle quali mai viste a Firenze prima d’ora, profondamente connesse agli affreschi. Fra queste spiccano una serie di dieci bozzetti della Galleria degli Specchi e della volta della Biblioteca Riccardiana, di proprietà della National Gallery di Londra, che per l’occasione sono messi in dialogo diretto con la volta. E ancora, le Virtù distribuite in varie collezioni private europee e poi quadri provenienti da prestigiosi musei italiani come le Gallerie degli Uffizi, il Museo dell’Opera del Duomo di Siena, il Museo Stibbert di Firenze e il Museo di Palazzo Mansi a Lucca oltre ad opere provenienti da collezioni private italiane e americane.

A queste fanno da controcanto i documenti riferiti alla committenza riccardiana, alla definizione dell’invenzione e all’esecuzione dei dipinti, custoditi presso le biblioteche e gli archivi cittadini. Il percorso espositivo indaga ulteriori aspetti della committenza e dell’attività fiorentina di Luca Giordano, valorizzando in particolare le opere più vicine per soggetto, più originali per tecnica e più significative nell'excursus del pittore, tessendo un racconto fortemente suggestivo.

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