Marmo delle Apuane, trema la Toscana corrotta e deturpata

​La Magistratura indaga sul groviera del minerale di lusso

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 febbraio 2015 12:31
Marmo delle Apuane, trema la Toscana corrotta e deturpata

La Toscana che si presenta al grande mercato economico globale mostrando orgogliosa il colosso del Buonarroti, attraversa il periodo storico peggiore per il pregiato materiale scavato dalle Apuane e conosciuto in tutto il mondo. Michelangelo vide il David in un blocco dimenticato, attorno sarebbe nato l'impero che oggi è al vaglio della Magistratura.Carrara ed il mondo del marmo sono investiti da un vero e proprio terremoto: "Il magistrato Aldo Giubilaro ha rinviato a giudizio il Sindaco Angelo Zubbani, 5 assessori in carica, 3 ex assessori, 2 dirigenti comunali e 4 rappresentanti delle associazioni di categoria. L'accusa è di aver consentito un sistema di tassazione troppo basso, rispetto al valore di mercato del materiale marmifero con un danno erariale in soli 5 anni di oltre 25 milioni di euro.

Da una parte il fondato sospetto di una collusione criminosa fra amministratori pubblici e imprese di escavazione; dall'altra alcuni comuni del comprensorio delle Apuane che, spinti da interessi privatistici, stanno combattendo una guerra furibonda al Pit - Piano paesaggistico che cerca di dettare regole di migliore tutela per il territorio del Parco delle Apuane" così La Rete dei comitati per la difesa del territorio e Salviamo le Apuane.La richiesta al Consiglio regionale toscano è di "dimostrare a tutta la Toscana fermezza e senso civico non indebolendo ulteriormente il Piano paesaggistico e procedendo alla sua auspicabile approvazione. E' un atto doveroso per la dignità e la vita della gente del territorio apuano, sempre più sottomesso agli interessi degli industriali del marmo; interessi che si mascherano dietro a una presunta difesa occupazionale - in realtà di poche centinaia di persone - ma che creano, con danni irreparabili e irreversibili, disagi e danni non solo al paesaggio, ma anche alle prospettive di una diversa economia e di migliori possibilità di lavoro.In questo quadro esprimiamo tutta la nostra solidarietà al magistrato Aldo Giubilaro affinché possa far emergere le contraddizioni e illegalità che, probabilmente, coinvolgono anche altri comuni e che comunque sono state già più volte segnalate come impunita inosservanza di leggi e regolamenti ambientali e sanitari".

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