Il Sindaco Dario Nardella sugli affitti turistici brevi

Si cercano rimedi alle locazioni temporanee

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 settembre 2023 23:35
Il Sindaco Dario Nardella sugli affitti turistici brevi

Procede l’intento di Dario Nardella, per porre un limite agli affitti brevi turistici. Si attende un voto definitivo. Queste le contromisure del Sindaco: divieto di affitti brevi nel centro storico (cosiddetta zona Unesco). Poi c’è anche esenzione Imu temporanea per chi in centro affitta a lunga durata. ma essendo il provvedimento non retroattivo gli immobili registrati che non saranno soggetti a queste norme sono 13.500. 

"Il pressing dei sindaci e l'iniziativa di Firenze con la delibera urbanistica che mette uno stop agli affitti turistici nel centro storico stanno producendo i primi risultati -dichiara il Sindaco di Firenze Dario Nardella- Nella bozza del ddl sugli affitti brevi che ci è stata inviata ieri sera c'è a prima vista un primo passo avanti, che è il limite a due alloggi per il regime fiscale agevolato.

Ma da solo serve a poco. Il limite dei due alloggi per essere efficace dovrebbe anzitutto valere in assoluto per ciascun proprietario persona fisica o giuridica sulla piattaforma on line.

Approfondimenti

In attesa di leggere approfonditamente la bozza posso dire che è necessario aggiungere altri punti che i sindaci delle città metropolitane avevano chiesto, come un tetto massimo di giorni per alloggio e soprattutto la zonizzazione, ossia poteri specifici ai comuni per limitare tout court anche temporaneamente gli affitti turistici in determinate zone della città a particolare valore storico e con particolare concentrazione del fenomeno.

Il modello migliore e più efficace a mio avviso è quello di New York dove si riporta all'origine il concetto di sharing economy limitando i cd "Airbnb" solo con la presenza del proprietario nell'appartamento. A questo modello dovrebbe tendere il ddl se si vogliono effetti concreti nelle nostre città dove il caro affitti e la perdita di identità culturale e sociale dei centri storici sono diventati un'emergenza.

A Firenze abbiamo stimato quasi 15 mila alloggi utilizzati con affitti turistici, un numero impressionante, tra i più alti d'Europa. Senza azioni forti non fermeremo questa emorragia.

Per questo al momento andremo avanti con la nostra delibera urbanistica, senza tuttavia chiudere al confronto con il governo per arrivare ad una norma davvero efficace".

“Osservazione non peregrina: chissà, quando la norma sarà approvata, se ci saranno ancora appartamenti in centro che non saranno legittimati agli affitti brevi -commenta Vincenzo Donvito Maxia, presidente dell'Associazione Diritti Utenti e Consumatori- Il problema che si continua a non vedere è che la situazione non sta degenerando, ma è già degenerata. Non si tratta di porre un freno ad una pratica che sta distruggendo il cuore della città e non solo, ma di intervenire per rimediare al danno già fatto.

Succede invece che si vorrebbe adottare un provvedimento che, non essendo retroattivo, sta portando tutti gli interessati ad inserirsi tra quelli che non ne saranno coinvolti. Non solo, ma il limite al solo centro storico, ammesso e non concesso che dovesse tamponare la situazione in quell’area, aggrava tutto il resto della città. A Firenze, anche a piedi dalle cosiddette periferie più prossime, il centro storico si raggiunge in 15 minuti e, anche per periferie più lontane, c’è un ottimo servizio di tramvia.

Ci sembra che il provvedimento del Sindaco sia solo di facciata: guardate, sto facendo qualcosa…, ma se poi questo “qualcosa” sia utile o meno è relativo, anzi il qualcosa di Nardella aggrava e dà certezza giuridica a chi ha già distrutto la città e a quelli che si apprestano a distruggere anche gli immobili e il tessuto sociale fuori del centro storico. Lo ribadiamo. A situazione sfasciata com’è oggi, esistono solo provvedimenti radicali come, per esempio, ha fatto New York, che ha vietato tutti gli affitti inferiori a 30 giorni”.

Notizie correlate
In evidenza