E' morto Rivella, ambasciatore del vino nel mondo

Fu manager a Montalcino

Redazione Nove da Firenze
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17 gennaio 2024 21:57
E' morto Rivella, ambasciatore del vino nel mondo

Firenze, 17 gennaio 2024 - Ezio Rivella è stata una delle figure che più ha contribuito al successo del Brunello di Montalcino in Italia e nel mondo. Fondatore con la famiglia italoamericana Mariani di Castello Banfi e tra i primi a ricoprire nel settore la figura di enologo-manager, Rivella ha lavorato con dedizione alla crescita qualitativa e identitaria del brand Brunello rivestendo anche la carica di presidente del Consorzio dal 2010 al 2012.

Lo ricordiamo con affetto e gratitudine”. Così il presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci, ricorda la perdita di Ezio Rivella, scomparso questa notte all’età di quasi 91 anni. “A Rivella – prosegue Bindocci – va il merito di aver portato il Brunello di Montalcino fuori dai confini nazionali aprendo le porte del mercato statunitense e rendendolo un vino conosciuto e affermato a livello mondiale, contribuendo così anche al suo successo commerciale”.

Nato a Castagnole Lanze (Asti), Ezio Rivella è stato uno dei personaggi più conosciuti e influenti nel mondo del vino. Nel 1985 è stato nominato Cavaliere al Merito del Lavoro per l’impegno messo nell’attività di Castello Banfi, azienda diventata leader mondiale del Brunello di Montalcino. Ha fondato il Centro studi enologici ed è stato il presidente dell’Associazione enotecnici italiani oltre ad aver guidato l’Associazione mondiale degli enologi. Dal ’93 al ’98 è stato anche il presidente del Comitato nazionale vini Doc presso il ministero delle Politiche agricole e forestali. Nel 1998 è stato eletto poi vicepresidente dell'Office international de la vigne et du vin di Parigi e nel 2001 presidente di Unione Italiana Vini. Dal 2010 al 2012 ha ricoperto la carica di presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino.

“Esprimiamo il nostro più sentito cordoglio per la scomparsa di Ezio Rivella,'ambasciatore' del vino ed in particolar modo del Brunello di Montalcino nel mondo”. A dirlo è Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti, dopo la morte del primo enologo-manager del vino italiano, scomparso la scorsa notte all'età di 90 anni.

“E' stato un imprenditore innovativo e lungimirante, che ha rivoluzionato il mondo del vino e contribuito a far diventare le etichette italiane sinonimo di prestigio e qualità” conclude Busi.

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