Venerdì 11 gennaio la Commissione europea ha lanciato la consultazione pubblica per raccogliere informazioni sull‘impatto delle norme UE sulla parità di retribuzione.
La promozione della parità di genere è un compito fondamentale dell’UE: l’uguaglianza tra donne e uomini rappresenta un valore fondamentale dell’Unione europea, uno dei suoi obiettivi, nonché un vettore di crescita economica. L’Unione mira a promuovere la parità tra donne e uomini in tutte le sue attività.
Il principio della "parità di retribuzione per uno stesso lavoro" è sancito anch’esso nei trattati dell’UE e il diritto dell’UE vieta la discriminazione diretta e indiretta fondata sul sesso.
La Commissione lancia quindi una consultazione pubblica per chiedere ai cittadini europei un parere per migliorare l'attuazione e l'applicazione del principio della parità retributiva stabiliti nella Direttiva 2006/54/CE riguardante la parità di trattamento fra uomini e donne in materia di occupazione e impiego e nella Raccomandazione 2014/124/EU sul potenziamento del principio della parità retributiva tra donne e uomini tramite la trasparenza .
Da una successiva Relazione del 2017 della Commissione al Parlamento, al Consiglio e al Comitato economico e Sociale Europeo sull’attuazione di questa Raccomandazione 2014/124/EU
è stato evidenziato che in un terzo degli Stati membri non sono ancora state adottate misure di trasparenza e si è giunti alla conclusione che il persistente divario retributivo di genere e il limitato seguito dato alla raccomandazione richiedono eventuali ulteriori misure a livello europeo. Scopo quindi della consultazione pubblica è quello di integrare questa valutazione.
La consultazione pubblica è aperta dall’11 gennaio al 5 aprile 2019 e vi possono partecipare tutti: governi, istituzioni, organizzazioni della società civile, ong, operatori di mercato, rappresentanti di autorità regionali e locali, accademici ed esperti, ogni persona o parte interessata che voglia "dire la sua".