Carcere: rissa tra nigeriani e albanesi a Sollicciano

Cinque agenti della Polizia penitenziaria al pronto soccorso

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 febbraio 2024 21:52
Carcere: rissa tra nigeriani e albanesi a Sollicciano

Una rissa tra detenuti nigeriani e albanesi, da quanto si apprende un regolamento di conti, con getti di olio bollente e bombolette di gas che esplodono, ferendo cinque agenti di polizia penitenziaria, due dei quali rischiano la vista da un occhio. Questo quanto accaduto ieri nel carcere di Sollicciano.

“Ci vuole tolleranza zero con chi continua a porre in essere comportamenti criminali e delinquenziali durante la detenzione. Espellere gli stranieri detenuti in Italia, per fare scontare loro la pena nelle carceri dei Paesi di origine, potrebbe già essere una soluzione, come anche prevedere la riapertura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari dove mettere i detenuti con problemi psichiatrici, sempre più numerosi, oggi presenti nel circuito detentivo ordinario” afferma Donato Capece, segretario generale nazionale del sindacato di polizia Sappe.

“L’ennesima riprova che senza un Cpr in Toscana certi elementi continuano a fare danni e a mettere a repentaglio la nostra sicurezza” dichiara il consigliere e coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia Jacopo Cellai.

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In questi giorni la direttrice dell’Istituto penitenziario di Firenze ha denunciato che l’appalto di ristrutturazione è fermo da febbraio 2023 e che l’organico della Polizia penitenziaria è di 350 agenti anziché dei 566 della pianta organica, oltre ad aver ricordato le condizioni fatiscenti in cui si trova la struttura.

“A Sollicciano la situazione è molto grave: il ministero della Giustizia deve intervenire. Sollicciano richiede interventi strutturali e di organico urgenti. Per questo ho presentato un’interrogazione al ministero della Giustizia per chiedere le tempistiche degli interventi necessari e urgenti” dichiara il deputato dem Federico Gianassi.

"Mentre la sinistra si preoccupa solo delle condizioni delle carceri di altri Paesi europei, a Sollicciano va in scena l'ennesima pagina nera con cinque agenti della Polizia penitenziaria aggrediti nel tentativo di sedare una rissa tra detenuti nigeriani ed albanesi. Due di loro rischiano persino di perdere un occhio dopo aver tentato di proteggere l'incolumità dei detenuti evitando che i due gruppi potessero entrare in contatto. A loro e a tutti gli agenti coinvolti va, intanto, la mia piena solidarietà e vicinanza personale.

Purtroppo, Sollicciano si dimostra sempre più una polveriera pronta ad esplodere in qualsiasi momento. L'episodio, peraltro, sembra dipingere un quadro in cui i detenuti non erano presumibilmente ristretti nel loro ambiente così come, invece, sarebbe previsto dal Ministero della Giustizia nella relativa circolare sulla chiusura delle celle, evidenziando necessità di un maggior rigore da parte della gestione della direzione carceraria. Dal momento che le regole ci sono, è opportuno che siano applicate e che si garantisca agli agenti di operare in condizioni di sicurezza anche nell'interesse dei detenuti stessi" dichiara in una nota Manfredi Potenti, senatore toscano della Lega e membro della Commissione Giustizia a Palazzo Madama.

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