​Cannabis legale: cosa succede in Europa e in Italia

In Germania la nuova cosiddetta “coalizione semaforo” pare aver aperto le porte alla cannabis a scopo ricreativo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 dicembre 2021 06:30
​Cannabis legale: cosa succede in Europa e in Italia

La questione della cannabis legale è sempre un tema caldo che accende i dibattiti in tutti i Paesi, compreso il nostro. Mentre sempre più persone si aprono, se non al consumo, quantomeno alla legalizzazione delle droghe leggere (come appunto la cannabis), altri iniziano a comprare popper legali, e altre sostanze il cui uso è già avallato nel nostro Paese.

Ma cosa rende legali alcune sostanze a differenza di altre? E a che punto sono le normative in Italia e negli altri Paesi? Vediamolo insieme qui di seguito.

Cannabis: quali sono le caratteristiche che rendono un prodotto legale?

La differenza tra un prodotto a base di cannabis che può essere commercializzato in quanto legale ed un altro che invece non può essere venduto o posseduto, sta tutta nelle quantità di principi attivi contenuti in queste piante. Infatti la cannabis legale, e i prodotti da essa derivati, sono quelli che contengono CBD, il cosiddetto principio attivo “buono” che non ha effetti psicotropi ma rilassanti, e che invece non contengono (del tutto o quasi) il THC, che invece ha effetti psicotropi.

Ci sono molte formulazioni diverse di cannabis legale e anche vari utilizzi che vengono fatti della canapa, da cui derivano prodotti che possono essere normalmente commercializzati: ritroviamo, infatti, questa materia prima nell’ambito dei cosmetici, in alcuni oli che possono essere utilizzati come rimedi contro l’ansia, oppure ancora ne vengono utilizzati i semi in alcune ricette e per ricavare farine e derivati.

Un esempio europeo: la situazione della normativa in Germania

In Germania la nuova cosiddetta “coalizione semaforo”, dove ritroviamo il rosso dei socialdemocratici, il giallo dei liberali e il verde degli ecologisti, pare aver aperto le porte alla cannabis legale anche al solo scopo ricreativo, estendendo quindi il suo utilizzo oltre quello medicale.

E qual è la risposta dei tedeschi? Secondo un sondaggio della German Hemp Association pare che il 49% della popolazione tedesca veda di buon occhio la legalizzazione della cannabis. Attualmente però è ancora in vigore sia il divieto che il possesso di cannabis a scopo ricreativo.

Il piano della coalizione è distribuire in negozi autorizzati questa sostanza per dare vita ad una distribuzione controllata e di qualità, che garantisca così la legalità e la sicurezza delle sostanze.

Cosa sta succedendo in Italia?

Nel nostro Paese la richiesta di una normativa precisa a riguardo e della legalizzazione della cannabis si fa sempre più forte, come dimostra la petizione avvenuta durante il 2021 che ha raccolto un numero sufficiente di firme da rendere possibile la richiesta di un referendum. Sarà il governo ora a dover decidere se indire questo referendum per la legalizzazione della cannabis nella primavera del 2022.

Il tema è caldo e ha interessato e interessa moltissimi cittadini, come dimostra il fatto che nei primi 3 giorni della raccolta firme sono stati raccolte 330 mila firme e la quota di 500 mila necessaria è stata facilmente raggiunta in poco tempo.

In Italia attualmente è ancora illegale lo spaccio di cannabis anche a titolo gratuito, mentre se si possiede cannabis per uso personale ciò viene considerato illecito amministrativo, cioè non va a sporcare la fedina penale ma è prevista la sospensione della patente, della carta di identità e del passaporto per un periodo che va da un mese a tre mesi. Non è invece reato coltivare la cannabis in minima dimensione e in forma domestica e rudimentale.

Bisogna quindi attendere il probabile referendum in primavera per capire se anche l’Italia farà un passo in avanti verso la legalizzazione e si metterà al passo di altri paesi europei o meno. 

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