Sale chiuse in Galleria: manca il personale e Firenze ci perde la faccia

Galleria dell'Accademia a porte chiuse, la delusione dei turisti che hanno prenotato con largo anticipo, ma un presunto raffreddore rovina tutto

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 novembre 2013 18:23
Sale chiuse in Galleria: manca il personale e Firenze ci perde la faccia

Firenze, trovarla chiusa per chi ci vive è un conto, ma per chi ci arriva con tante aspettative è una delusione bruciante. Succede spesso, persino alla Galleria dell'Accademia al cospetto del David di Michelangelo. Un cancello di ferro sbarra l'accesso alla Sala dell'Ottocento ed il visitatore resta impalato, senza possibilità di scelta. "Mancanza di personale" esclama la guardia sotto l'opera del maestro Buonarroti, poi però la osservi con l'intento di farle dire qualcosa di più ed il volto diventa rosso, gli occhi cadono altrove..

"cosa le devo dire, il collega è malato, non posso dire altro". Allora c'è dell'altro? Vi rendete conto che ci sono turisti che ci restano male, sì? E' un Museo, la gente si aspetta di poterlo visitare: Museo uguale visita. Non è difficile. Riusciamo nell'intento di colpire l'orgoglio, quello che nel bene e nel male fa aprire le persone fin troppo introverse, per necessità, più che per natura. "All'ingresso c'è un cartello che avvisa i turisti, se vogliono possono tornare!".

Avete capito? Se volete, potete tornare. Se volete, riprovate e sarete più fortunati. "Non è colpa nostra, siamo pochi e.." ma non ci è piaciuta la battuta precedente e quindi torniamo su quel cortese avviso affisso all'ingresso. Siete al corrente che esiste il servizio prenotazioni e ci sono turisti che fissano la visita con largo anticipo, vale anche per loro l'avviso all'ingresso? Silenzio. Il silenzio è una gran bella risposta, ora possiamo tornare all'altra giustificazione: "Le stavo dicendo che non siamo abbastanza per coprire tutte le sale e qualcuna spesso è chiusa.

Non è colpa nostra". Esperienza insegna che sul posto di lavoro, come nella vita, ci sono caratteri diversi e diversi punti di vista, ma diciamo pure diverse sensibilità. Riprova in questo caso ne è la risposta che riceviamo da altri guardiani presenti in Galleria. C'è chi attribuisce la colpa alle ferie assegnate con troppa facilità: "ne accumuliamo tante durante l'anno e poi arriva chi ti dice: guarda che per dieci giorni almeno te ne devi stare a casa" questione di parametri, di conti da far tornare a fine anno.

Ma c'è anche chi sostiene che "Se volesse, la Direzione, potrebbe telefonare a qualcuno che è a casa per non lasciare chiusa la Sala e non farci una brutta figura, ma a quanto pare non è una priorità" quella di salvare la faccia. Potete prendere personale anche da altri musei fiorentini? "Certo, ma così si paga la trasferta". Immaginiamo, dagli Uffizi a San Marco con il Duomo pedonalizzato è un problema spostarsi. "La verità è che più straordinari si fanno, più si abbassa il guadagno per le ore lavorate" per via della compensazione.

Ancora parametri, burocrazia, conti da far tornare. "Facciamo anche 11 ore per coprire Sale e mostre straordinarie organizzate da privati o aperture serali a tema, quando l'orario ne prevederebbe sei a turno". Intanto i turisti arrivano al cancelletto chiuso ed osservano da fuori una splendida sala ricca di opere inaccessibili. Alle loro spalle il David volta lo sguardo altrove, nessuna indicazione, nessuna cortese spiegazione da parte del personale. La mancanza di personale è il vero problema oppure no? "Se parlo bestemmio".

Interessante, si addice poco al luogo, ma è concettualmente chiaro. "La verità è che ci sarebbe da rivedere il sistema di assegnazione dei permessi, c'è chi deve chiedere un sabato con largo anticipo e chi no, c'è chi prende malattia e chissà se è vero, insomma, ci siamo capiti". No: la mancanza di personale è il vero problema? "No". Ed infatti se è vero che con le Sale chiuse Firenze ci perde la faccia, non va certo meglio quando provi a chiedere qualche informazione a chi ha il solo compito di stare a sedere e sorvegliare, o quando al primo piano trovi un capannello di personale sulle scale o quando sei costretto ad osservare le opere nel silenzio imposto ma non rispettato da chi, candidamente, parla al telefono come fosse ai giardini pubblici. La brutta figura può dirsi completa.

E dire che l'Italia di turismo ci camperebbe e Firenze non è da meno. Ma forse ci siamo stancati. Vergognarsi a volte potrebbe aiutare ad individuare problemi e responsabilità, ma anche per quello l'ufficio è chiuso, tornate a trovarci. AntLen

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