Firenze condanna le scritte inneggianti a Erik Priebke

Sostegno e solidarietà del Consiglio comunale alla ministra Kyenge. Il Consiglio provinciale sollecita il Parlamento sullo "Ius Soli"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 luglio 2013 22:08
Firenze condanna le scritte inneggianti a Erik Priebke

Firenze 29.07.2013- A Roma sono apparse inammissibili e sconcertanti scritte all’ esterno della sede dell’ANPI Nazionale. Scritte che inneggiano a Erich Priebke, nazista che si è macchiato di crimini orrendi contro l’umanità. All’ANPI va la solidarietà della Camera del Lavoro Metropolitana di Firenze che invita tutte le forze democratiche a condannare questo atto vile che è anche una provocazione inaccettabile. La CGIL di Firenze continuerà con l’ ANPI il percorso che la impegna nella promozione costante dei valori di giustizia, pace, libertà e democrazia che hanno caratterizzato la Resistenza e costituiscono i principi fondanti della Repubblica Italiana.

Solidarietà all'ANPI dallo Spi Cgil della Toscana e dalla sua segretaria Daniela Cappelli. Lo Spi della Toscana condanna questo atto vile e provocatorio di ed invita tutte le forze democratiche ad unirsi nella condanna. "E' indecente questa scia di neanche tanto velato razzismo mescolato a prepotenza che accompagna il bel lavoro e le uscite pubbliche della Ministra Cecile Kyenge. D'altro canto se anche chi ricopre cariche istituzionali si permette di insultarla senza che sia chiamato a risponderne , appare chiaro che chiunque si senta "protetto" nel fare altrettanto".

Sono le parole con cui oggi in Consiglio la presidente della commissione Pari opportunità Maria Federica Giuliani (Pd) ha espresso, anche a nome dell'intera assemblea cittadina, la solidarietà alla ministra Kyenge. "Siamo un Paese ancora ancorato a vecchi retaggi culturali superati nei fatti e soprattutto dalle nuove generazioni ormai integrate e parte attiva del nostro paese. In relazione all'ultimo episodio razzista nei suoi confronti - ha aggiunto Giulaini- avvenuto a Cervia da un personaggio discutibile forse in cerca di facile pubblicità, la Ministra con la pacatezza che la distingue ha dichiarato: "Sono fiera di essere italiana.

Credo che il problema non sia mio, c'è qualcuno che non sta bene e che manifesta disagio, il mio compito è ascoltare questo disagio". Il problema è di chi si permette di offendere una Ministra e quindi il nostro Governo ed il nostro Paese, soprattutto quando questi riveste un ruolo istituzionale. Il nostro Paese sta affrontando un profondo cambiamento culturale e si sta confrontando in maniera seria con una nuova cultura più inclusiva, la parte minoritaria di italiani che aggrediscono e si permettono insulti si sentono autorizzati da una diffusa convinzione che ci si possa permettere qualsiasi cosa e rimanere impuniti.

Il vicepresidente del Senato doveva dimettersi subito, solo così rimettendo il mandato non si sarebbero creati facili alibi a episodi quali quelli avvenuti in questi giorni. Visto che questo non è avvenuto spontaneamente, è l'Ufficio di Presidenza del Senato facendo appello agli interna corporis che regolano l'attività del Senato , che deve prendere i provvedimenti necessari vista la gravità delle affermazioni e a chi sono state indirizzate". Dopo aver aderito alla Campagna “L’Italia sono anch’io” il Consiglio provinciale di Firenze ha approvato (19 sì di PD, SEL, Progetto Toscana – IDV, Misto Radicali; un astenuto UDC e quattro no di PDL e Lega Nord) una mozione della V Commissione consiliare, presieduta da Giuseppe Carovani “Per il riconoscimento della cittadinanza a chi nasce e cresce in Italia”.

Il Consiglio provinciale sollecita il Parlamento italiano a legiferare come richiesto dalle proposte di legge di iniziativa popolare e, in particolare, a varare urgentemente le norme per il riconoscimento della cittadinanza italiana per “Ius Soli” ai figli nati in Italia da entrambi genitori stranieri regolarmente residenti e ai ragazzi arrivati in Italia adolescenti, figli di cittadini non italiani regolarmente residenti, che abbiamo qui compiuto un ciclo scolastico.

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