Padule di Fucecchio: più di 10.000 uccelli acquatici svernanti

Migliaia di anatre, ma anche cicogne, ibis e fenicotteri

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 febbraio 2013 13:51
Padule di Fucecchio: più di 10.000 uccelli acquatici svernanti

Il censimento degli uccelli acquatici svernanti, che si è tenuto nel Padule di Fucecchio a metà gennaio, ha dato anche quest'anno un risultato stupefacente: più di diecimila esemplari, che confermano l’elevata importanza a livello regionale di quest’area. Il censimento rientra in un progetto internazionale di monitoraggio delle popolazioni di uccelli acquatici promosso a livello di grande regione biogeografica (Paleartico Occidentale) da Wetlands International e svolto in Italia sotto l’egida dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ex INFS). In Padule il censimento viene organizzato dal Centro Ornitologico Toscano e dal Centro di Ricerca del Padule di Fucecchio e ha coinvolto quest’anno ben 11 rilevatori abilitati dall’ISPRA e 20 collaboratori che, visti i notevoli livelli idrici del periodo, hanno coperto tutta l’area umida a piedi o in barca (canoa del Centro e barchini guidati da esperti padulini). Nel corso del censimento sono state rilevate 33 specie diverse per un numero complessivo di 10389 uccelli, con un incremento di quasi il 14 per cento rispetto all’anno precedente (9123 uccelli), quando già si manifestava un trend notevolmente positivo (7881 uccelli nel 2011). Particolarmente numerose quest'anno le Alzavole (nella foto di Alessio Bartolini), ma si sono registrati buoni numeri anche per i Moriglioni (350), le Folaghe (353) e le Pavoncelle (500); in netto calo invece i Germani reali (517). Durante il censimento in Padule sono stati osservati anche esemplari di specie rare o poco comuni; 17 Oche selvatiche, 7 Morette e 2 Morette tabaccate, 4 Tarabusi, 7 Cicogne bianche, 3 Fenicotteri, 1 Ibis sacro e 1 Gufo di palude. Dal punto di vista quantitativo, anche quest’anno le concentrazioni maggiori sono state registrate all’interno della riserva naturale pistoiese, dove sono stati censiti 5901 esemplari, vale a dire quasi il 57 per cento del totale; per comprendere bene il significato di questi dati occorre considerare che la Riserva Naturale con i suoi 206 ettari rappresenta solo il 10 per cento della superficie del Padule. Arriviamo addirittura all'80 per cento del totale considerando anche l'Oasi di Protezione della Paduletta di Ramone e del Pratone (1192 esemplari) e la zona di rispetto venatorio istituita dall'ATC nel Marconi (1258 esemplari), sulla quale nel 2012 è stato bloccato in extremis un tentativo di bonifica; tali presenze testimoniano l'importanza di una tutela efficace e definitiva anche per queste aree.

La percentuale di presenze nella Riserva Naturale Pistoiese e nelle altre due aree indicate sale ad oltre il 95 per cento (8200 su 8576 esemplari) se si restringe il campo ad anatidi e folaghe, che frequentano quasi esclusivamente le aree protette, escludendo gli altri uccelli acquatici (aironi, pavoncelle ecc.). Il censimento degli uccelli acquatici svernanti costituisce un appuntamento importante perché tale attività, praticata con la stessa metodologia fin dal 1984, fornisce uno degli indicatori dell’efficacia delle attività di gestione dell’area protetta; ne emerge un incremento costante, soprattutto a partire dal 2000 quando gli uccelli possono beneficiare degli interventi di miglioramento degli habitat realizzati nell’area protetta.

Notizie correlate
Collegamenti
In evidenza