Primarie Centrosinistra: continuano le registrazioni alla vigilia del voto

Sani (Bersani): “Renzi dice che se vince vorrà fare le liste. Sbaglio, o solo ieri aveva sostenuto che per il parlamentari si facevano le primarie?”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 novembre 2012 13:09
Primarie Centrosinistra: continuano le registrazioni alla vigilia del voto

Ci siamo. Mancano due giorni al voto di domenica 25 novembre per scegliere il candidato del Centrosinistra per guidare l'Italia. Dopo mille discussioni, incontri, polemiche adesso arriva il momento dei cittadini. Tutti coloro che vogliono votare possono farlo recandosi direttamente al seggio domenica prossima. Nella provincia di Firenze sono più di 100 i punti dove è possibile registrarsi alle primarie e 160 i seggi dove votare. La partecipazione alle primarie è aperta a tutte le elettrici e gli elettori, in possesso dei requisiti previsti dalle legge, ai cittadini immigrati in possesso di carta d’identità e di regolare permesso di soggiorno che dichiarano di riconoscersi nella Carta d’intenti.

Per accedere al voto è necessario versare un contributo di almeno 2 euro, impegnarsi a sostenere il centrosinistra alle elezioni politiche del 2013, sottoscrivendo un appello pubblico e iscrivendosi all’albo delle sue elettrici ed elettori. Comunque vadano a finire le primarie del centrosinistra, tra questa domenica e la prossima, il dibattito tra i due principali contendenti ha prodotto un primo, importante risultato.

Quello di ammettere che, a prescindere dal risultato, con questa legge elettorale, il Partito Democratico non permetterà che i suoi prossimi parlamentari siano nominati dall’alto, decisi nel chiuso delle stanze. La scelta del leader che si svolge in questi giorni è importante, ma la scelta dei parlamentari lo è altrettanto ed è importante che gli elettori abbiano voce in capitolo in entrambi i casi. Ieri Matteo Renzi è stato protagonista di un fuorionda durante un'intervista a Radio 105.

A poche ore dal voto scivolare è facile, specie quando si hanno tutti gli occhi addosso. "Se perdo porterò un po' di amici miei a Roma per avere un po' di spazio" questo il fuorionda incriminato. Detto dalla stessa persona che aveva dichiarato "Se perdo sostengo Bersani e torno a fare il sindaco.. se i fiorentini mi vorranno ancora". “Vedo che proseguono insensate polemiche su un fuori onda di Matteo Renzi che in realtà non c’è mai stato”. Lo afferma Sara Biagiotti del comitato Matteo Renzi.

“Tutti i sostenitori di Bersani - aggiunge Biagiotti - che si affrettano a commentare un presunto fuori onda facciano almeno prima lo sforzo di ascoltare la trasmissione e così capiranno che tutto era in onda". "Forse non mi sono spiegata per bene – prosegue - : non c’è stato nessun fuori onda, non c’è stato nessun fuori onda, non c’è stato nessun fuori onda ! Forse dicendolo tre volte anche chi non vuol capire capirà”. Pertanto le parole del sindaco di Firenze ed aspirante Premier del PD sono consapevoli così come quando affronta il tema delle promesse non mantenute "Se non faccio quello che ho detto in questi mesi scatta un vaffanculo stereofonico".

Inutile dire che nelle ultime settimane è pensiero comune che si sia creata una vera e propria corrente attorno al sindaco del capoluogo toscano.

Approfondimenti

D'Alema, Bindi, Veltroni e tutta la nomenclatura del PD gongolano davanti ai commenti piovuti sull'accaduto. Quelle parole sussurrate durante la pausa pubblicitaria possono davvero destabilizzare un elettorato convinto di voler cambiare le cose? Questo avviene lo stesso giorno in cui l'Italia si sveglia scoprendo che per ridurre il numero dei parlamentari in Senato è pronto il Decreto che prevede di votare in primavera 90 poltrone in più.

90 parlamentari aggiunti, a termine di un anno, che costituiranno la Commissione Affari Costituzionali deputata a rivedere le norme della Costituzione in merito agli organi dello Stato. 90 Parlamentari in più, pagati allo stesso modo dei 900 già presenti, per decidere sulla riduzione delle poltrone. La crisi non è acqua. “Più che un fuori onda quello di Renzi pare un siparietto fatto con gli intramontabili cavalli di battaglia, come vitalizi e rottamazione, con la new entry degli amici da mettere nelle liste per il parlamento.

Evidentemente con gli altri temi, come economia, lavoro, welfare, non ha preso la necessaria confidenza per farne argomento qualificante per la sua campagna. Peccato per lui che il Paese andrà governato soprattutto trattando questi temi” Così il deputato del Pd Luca Sani. Intanto Bersani dichiara che al Ballottaggio tra Renzi e Vendola voterebbe Renzi. Vendola se la prende. Il Segretario Pd lo ha detto perché costretto a sostenere il candidato del proprio partito, ma il governatore della Puglia ha replicato: "Così viene meno il senso delle Primarie aperte" ed infatti l'apertura non è stata una scelta facile. Evangelisti e Di Pietro hanno comunicato l'appoggio ufficiale a Pierluigi Bersani, dopo aver lasciato libertà di voto con conventio ad escludendum per Renzi.

"Non so loro, ma io sono dell'Italia dei Valori e non voterò alle primarie per il segretario nazionale di un altro partito, altrimenti sarei iscritto a quel partito. Renzi questo concetto lo ha capito, tenendo fuori Casini a meno che non sia lui a scegliere il centrosinistra in un quadro maggioritario" commenta Federico Perugini, Vicepresidente Q5. L'ufficio di Presidenza IDV ha stabilito tuttavia di invitare il vincitore delle primarie all'assemblea generale del 16 dicembre a Roma, senza però togliere la fatwa nei confronti del sindaco Renzi, che l'idv tra l'altro appoggia nerll'amministrazione fiorentina, creando quindi un cortocircuito.

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