Articolo 18: sciopero per le festività

Presentate le modifiche al progetto di riforma mercato del lavoro. In Toscana tante iniziative dei sindacati. Venerdì 6 a Livorno alle ore 17 incontro con il Prof. Pietro Ichino.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 aprile 2012 19:00
Articolo 18: sciopero per le festività

Firenze, 4 aprile 2012 - Oggi con una conferenza stampa il Presidente del Consiglio Mario Monti e il Ministro Fornero hanno presentato le modifiche al progetto di riforma del mercato del lavoro. In tale testo l'articolo chiave, rispetto al dibattito svolto in questi giorni, è il 14 che riscrive appunto i primi sei commi dell'art. 18 dello Statuto dei lavoratori. Il passaggio chiave è questo:

"Può altresì applicare la predetta disciplina (allude al reintegro) nell'ipotesi in cui accerti la manifesta insussistenza del fatto posto a base del licenziamento per giustifico (refuso per giusitificato) motivo oggettivo;"
La novità principale sui licenziamenti non sta però lì, sta nell'art.

13 che modifica l'articolo 7 della legge n. 604/1966 introducendo la conciliazione obbligatoria. "Da quanto abbiamo ascoltato, e in attesa di leggere l'articolato della riforma nel suo complesso, ci sembra che si possa dire che sull'articolo 18 siano state tenute in considerazione le posizioni portate avanti dal Pd e si stia venendo incontro ai lavoratori. È quindi un dato positivo quello che registriamo stasera, che è frutto di queste settimane di trattativa a cui ha contribuito con un lavoro serio e importante il nostro segretario Bersani.

Auspichiamo che la riforma mantenga tutti quegli aspetti che avevamo già giudicato in modo favorevole nella sua prima stesura e che la discussione parlamentare possa trovare un clima di dialogo costruttivo e di intesa per perfezionare le norme su questioni cruciali come i diritti e le tutele". Così il segretario regionale del Pd della Toscana Andrea Manciulli commenta a caldo le nuove proposte sulla riforma del mercato del lavoro illustrate oggi dal Governo. L'Associazione ideaLi prosegue il secondo semestre della scuola di politica con la lezione del Prof.

Pietro Ichino, "Un nuovo diritto del lavoro per nuove relazioni industriali", che sarà introdotta e coordinata dal direttore del Tirreno, Roberto Bernabò. Pietro Ichino, Professore di diritto del lavoro presso l'Università Statale di Milano, Avvocato, Editorialista del Corriere della sera, è attualmente membro della Commissione Lavoro e Previdenza sociale del Senato. Ichino ha spesso sostenuto tesi scomode per l'establishment, di sinistra e di destra, contribuendo in modo incisivo all'evoluzione del sistema italiano delle relazioni industriali e raccogliendo tanto consensi ed entusiasmo quanto critiche e contestazioni.

L'incontro partirà dal libro "Inchiesta sul lavoro" attravero il quale il professore risponde a tutte le obiezioni e le accuse ricevute in questi ultimi anni, affrontando i temi fondamentali del lavoro in Italia. E grazie ad analisi precise ed esempi concreti mette a nudo i meccanismi segreti di un sistema drammaticamente ingessato, prigioniero dei propri tabù e delle proprie caste. Un paese in cui vige un regime di vero apartheid tra lavoratori protetti e non protetti, dove agli stabili regolari è riconosciuta una sorta di job property, mentre agli outsiders e ai new entrants, ben che vada, si offrono soltanto i posti di serie B, C e D, con un futuro pensionistico misero, destinato a maturare soltanto dopo i settant'anni.

Un sistema chiuso, incapace di attrarre quegli investimenti stranieri che, invece, oggi costituiscono la sola opportunità per tornare a crescere. Pietro Ichino delinea anche una serie di proposte semplici e incisive per il futuro: dall'introduzione di un modello di flexsecurity di ispirazione scandinava, a una vera e propria rivoluzione nel sistema delle relazioni industriali. Un cambio del paradigma con cui guardare al mercato del lavoro. Una trasformazione necessaria per il paese, di cui né i sindacati né gli imprenditori né i politici né, soprattutto, i lavoratori devono avere paura.

"Abbiamo un mercato del lavoro con molti gravi difetti - sottolinea Ichino - e a farne le spese sono per primi i lavoratori italiani". L'incontro, gratuito ed aperto al pubblico, si terrà venerdì 6 aprile 2012 alle ore 17.00 presso la Sala Capraia della Camera di Commercio di Livorno. La riforma del lavoro e non solo sono al centro della politica italiana. I sindacati fanno sentire la propria voce con dibattiti, incontri e scioperi. Anche in Toscana. Per questo le organizzazioni sindacali di categoria - Filcams, Fisascat, Uiltucs regionali - ribadiscono la contrarietà alle aperture delle prossime festività di Pasqua, 25 Aprile e Primo Maggio e chiedono il rispetto del significato e del valore sociale di dette festività.

Inoltre riconfermiamo la contrarietà alla liberalizzazione degli orari commerciali previsti dall'art.31 del decreto legge "salva-Italia". Esprimono nuovamente la volontà di normare, con il confronto fra le parti sociali e istituzionali, la materia delle aperture domenicali e festive, demandando ai territori, previa concertazione, la loro definizione, per un modello sostenibile del commercio, per città più vivibili, all'insegna della cultura e non del solo consumo, per una maggiore contrattazione in difesa dei più deboli, per la difesa dei valori civili e religiosi che non possono e non debbono essere contrattati, per questo proclamano lo sciopero per l'intera giornata per le prossime festività di Pasqua, Lunedì dell'Angelo, 25 Aprile e Primo Maggio. Come detto, su riforma del lavoro e art.

18 secondo Monti tutti i nodi sono sciolti, ma in attesa di vedere il testo i sindacati, sempre più in maniera unitaria, proseguono nella loro mobilitazione. Stamattina a Carrara, manifestazione imponente. In 5000, secondo il sindacato, si sono ritrovati in Piazza Aranci per il presidio indetto da Cgil, Cisl e Uil. C'è stato anche un corteo per le strade della città. Nel presidio anche i lavoratori edili delle provincia di Massa Carrara nell'ambito di uno sciopero di 8 ore proclamato per la giornata di oggi da Fillea, Filca e Feneal. Una delegazione di sindacalisti e di lavoratori è stata ricevuta dal prefetto.

Al rappresentante del governo è stata espressa la forte preoccupazione per le ricadute della riforma del lavoro in una situazione già molto disastrata. Si è detto tra l'altro che "togliere la mobilità e la cassa integrazione straordinaria per cessazione a fallimento dell'azienda vorrebbe dire eliminare uno strumento indispensabile per risolvere le crisi". Il prefetto si è impegnato a scrivere in tempi strettissimi una lettera al governo per informarlo delle preoccupazioni e del disagio dei lavoratori. Infine, in applicazione delle 16 ore di sciopero indette dalla Cgil, contro la manovra del Governo e contro la manomissione dell'art.

18 dello Statuto dei lavoratori le aziende del Cotto Fiorentino insieme alla cementeria SACCI scioperano domani, giovedì 5 aprile 2012 per 3 ore (dalle ore 10 alle ore 14 per i giornalieri, le ultime 3 ore di ogni turno per i lavoratori turnisti). La manifestazione sarà così articolata: - ore 10: i dipendenti delle ditte Sannini, Impruneta srl, Pesci ed altre minori, si ritrovano di fronte alla ditta Sannini ed alle 10,25 circa iniziano il corteo lungo la strada Chiantigiana e fino alla piazza del Ferrone (davanti al circolo Arci) - ore 10: i dipendenti delle ditte Vivaterra, Sacci, Manetti e altre minori, si ritrovano di fronte alla ditta Vivaterra ed alle 10,25 circa iniziano il corteo lungo la strada Chiantigiana e fino alla piazza del Ferrone (davanti al circolo Arci), giunti in piazza ci sarà un breve comizio della Segretaria Generale della Fillea Cgil Marinella Meschieri Alcuni scatti delle manifestazioni unitarie che si sono snodate per alcune ore nelle strade del centro citta di Massa e Sesto Fiorentino:

Approfondimenti

Continuano e si intensificano nella provincia di Firenze le iniziative di lotta per migliorare la Riforma del mercato del lavoro e contro le modifiche all'articolo 18. Le iniziative di domani, giovedì 5 aprile, sono le seguenti: - le aziende del Cotto Fiorentino insieme alla cementeria SACCI scioperano per 3 ore (dalle ore 10 alle ore 14 per i giornalieri, le ultime 3 ore di ogni turno per i lavoratori turnisti) Cortei: - alle ore 10.25 il lavoratori delle ditte Sannini, Impruneta srl, Pesci ed altre minori si ritroveranno di fronte alla ditta Sannini e inizieranno il corteo lungo la strada Chiantigiana e fino alla piazza del Ferrone (davanti al circolo Arci) - alle ore 10.25 si ritrovano i dipendenti delle ditte Vivaterra, Sacci, Manetti e altre minori, di fronte alla ditta Vivaterra e inizieranno il corteo lungo la strada Chiantigiana e fino alla piazza del Ferrone Comizio: la manifestazione si concluderà in Piazza del Ferrone con gli interventi dei delegati e della Segr.

Generale della Fillea CGIL Marinella Meschieri Empoli e circondario: sciopero di 4 ore per tutti i lavoratori del privato (gli edili per l'intera giornata) Manifestazione con concentramento ad Empoli alle ore 9 in piazza della Stazione, corteo fino a piazza della Vittoria dove si svolgerà un comizio

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