Scaletti alla Martelli: "Salvare librerie ed esercizi storici dovere civile"

L'assessore regionale alla cultura Cristina Scaletti ha voluto portare direttamente la sua adesione all'assemblea pubblica promossa dalla Cgil

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 ottobre 2011 13:53
Scaletti alla Martelli:

"Entrando qui stasera ho provato un senso di disorientamento profondo. Ho visto una stanza vuota, la stanza della nostra memoria vuota di chi guardava e comprava libri. E' la stessa sensazione che si prova se entri in un teatro che ha chiuso. Un senso di perdita della nostra identità”. L'assessore regionale alla cultura Cristina Scaletti ha voluto portare direttamente la sua adesione all'assemblea pubblica promossa dalla Cgil "Liberi di Scrivere, liberi di Leggere, Liberi di vivere", nei locali della Libreria Martelli, dove un tempo c'erano libri, cultura, voglia di conoscenza, e oggi c'e' il vuoto.

Oggi pomeriggio riempito dalla rabbia dei lavoratori che rischiano il posto di lavoro, e di tanti fiorentini che non si rassegnano alla perdita di un pezzo della loro storia. “La sensazione, entrando in una libreria come la Martelli, o in qualsiasi esercizio storico, non è la stessa che si vive entrando in quei locali in serie, identici in ogni parte del mondo. Essere al fianco dei lavoratori della Martelli significa essere al fianco della cultura, della pluralità culturale del nostro paese che purtroppo stiamo perdendo – ha aggiunto l'assessore Scaletti-.

La stessa libertà di stampa e di informazione è a rischio. Questo vuol dire che i cittadini hanno meno capacità di conoscere di informarsi, e si consente di far crescere la corruzione”. Dobbiamo salvare gli esercizi storici anche perché un centro storico deve essere uguale a se stesso e basta e non a gli tutti altri, sottolinea Scaletti. “E' dunque un dovere per le istituzioni difenderli. La legge regionale già prevede che si vincolino le librerie storiche, e che si salvaguardino edifici che hanno carattere storico.

Per questo – conclude l'assessore - da parte della Regione c'è e ci sarà tutto l'aiuto possibile per non farli chiudere; se succedesse, perderemmo non solo un pezzo di storia, ma un pezzo del nostro presente e del nostro stesso futuro”.

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