Testi, Calò: ''Nell'inceneritore bruciano le ipocrisie''

Il capogruppo di Rifondazione comunista: "A Greve SEL sostiene la moratoria per fare cassa elettorale, in Provincia la sua realizzazione". Il consigliere chiede trasparenza sulla volontà politica espressa in materia dalle forze politiche in gioco

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 aprile 2011 15:12
Testi, Calò: ''Nell'inceneritore bruciano le ipocrisie''

In una nota sull'inceneritore di Tesi, il capogruppo di Rifondazione comunista in Consiglio provinciale Andrea Calò, parla di "ambiguità e le reticenze di Sel: a Greve in Chianti, per cinico calcolo elettorale, la Sel sostiene la moratoria e il no all’inceneritore, mentre in Provincia di Firenze nella Giunta Provinciale spingono per realizzare il termovalorizzatore". "La moratoria per cinque anni dell’inceneritore a Testi proposta dall’amministrazione Comunale di Greve a seguito di un grande movimento di cittadini, contrari alla realizzazione di un nuovo impianto di inceneritore, stanno facendo esplodere evidenti contraddizioni all’interno del variegato schieramento di centro sinistra.

Ricordiamo che la proposta di moratoria fu a suo tempo indicata e sostenuta dal Prc in occasione dell’approvazione del Piano Provinciale dei Rifiuti il quale è stato strutturato solo su soluzioni impiantistiche (inceneritori/discariche) che continuano a rappresentare un grave danno per la salute e l’ambiente e un costoso spreco di risorse. Che il Pd fosse cieco e sordo ai temi ambientali e sanitari e sensibile solo a valorizzare i profitti sul mercato dei rifiuti era un fatto appurato, anche in forza della durissima presa di posizione dei tutti i Sindaci dei Comuni del Chianti che ribadirono la linea precedentemente stabilita dal Piano Provinciale dei Rifiuti, ovvero quello di bruciare, bruciare, bruciare….Ma che a fare da apripista alle posizioni più intransigenti e decisioniste sia la SeL con il suo l’Assessore provinciale all’ambiente rende chiara ed evidente tutta l’ambiguità del partito di Vendola.

A Greve la SeL si dice favorevole alla moratoria, per probabile calcolo elettorale, e in Provincia nelle stanze del potere in piena subalternità al PD spinge su discariche e termovalorizzatori. Questi continui cambi di giubba non fanno bene ne alla politica ne a quei movimenti che sono impegnati contrastare la riduzione dell’inquinamento atmosferico, lo spreco di risorse, e le emissioni pericolose per l’ambiente in deroga a quella “Ecologia” di cui vorrebbero fregiarsi. E’ inaccettabile ogni doppiezza e ipocrisia.

SeL chiarisca da che parte stare. Per il Prc un’altra gestione dei rifiuti è possibile, senza inceneritori discariche e rigassificatori, si alla moratoria e all’ apertura di un processo alternativo fondato sull’applicazione di buone pratiche che consistono nel raggiungimento di livelli di differenziata ottenibili con i sistemi di porta a porta, la riduzione degli imballaggi, e il trattamento dei residui con impianti a freddo che non prevedano la produzione di combustibile da rifiuti (Cdr) come funzionano in altri Paesi".

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