Bike sharing: dove sono finiti i 100 mila euro destinati al progetto?

La domanda di attualità della capogruppo di perUnaltracittà, De Zordo:"L'amministrazione mantenga le promesse a sostegno della salute pubblica"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 novembre 2009 15:12
Bike sharing: dove sono finiti i 100 mila euro destinati al progetto?

“Dove sono finiti i 100 mila euro destinati al progetto del bike sharing?”. A chiederlo in una domanda d'attualità da discutere nel Consiglio Comunale di oggi è Ornella De Zordo. “Un provvedimento della Direzione Ambiente del Comune di Firenze – ha spiegato De Zordo – ha recenetmente revocato i fondi per realizzare questo servizio di cui da molto tempo si parla. Si tratta di un finanziamento già previsto dall'amministrazione comunale precedente, poi inserito nei 100 punti di Renzi e nel suo programma di mandato approvato recentemente dal Consiglio Comunale.

Ma il progetto, ad oggi, non è ancora stato avviato. In questo contesto è assurdo che Il Comune rinunci al finanziamento regionale già concesso e disponibile da tempo. L'amministrazione comunale si è più volte espressa per far partire al più presto il bike sharing – ha proseguito De Zordo – un progetto innovativo che favorisce la riduzione dell'inquinamento e del traffico, che ha avuto un grande successo nelle città dov'è stato adottato: Barcellona e Parigi in Europa, ma anche Torino, Milano e Roma in Italia.

Con questo atto, però, si va esattamente nella direzione opposta: la giunta è ancora interessata a favorire la mobilità ciclabile e sostenibile in città, per offrire davvero una risposta concreta a difesa della salute pubblica?". (lb) "E' sconcertante notare come un'amministrazione che, sindaco in testa, ha speso tante promesse per la mobilità ciclistica, negli ultimi giorni si sia resa responsabile di numerosi atti che vanno in direzione opposta - è la dichiarazione 'a caldo' del presidente dell'associazione FirenzeInBici, Stefano Pelli -.

La lista è ahimè lunga: la rimozione delle rastrelliere al Duomo, la paventata eliminazione di quelle in piazza della Signoria, la chiusura della pista ciclabile in via Cavour, la mancata assegnazione della delega alla mobilità ciclistica, l'affossamento dell'ufficio bici e, buon ultimo, la cancellazione del bike sharing". "Non vogliamo pensare che si tratti di una strategia volutamente anti-bici. Ci sono tuttavia una serie di segnali che dimostrano una scarsa, se non nulla, sensibilità nei confrontri di chi, ogni giorno, si impegna per una mobilità più sostenibile - conclude Pelli -.

I ciclisti fiorentini ogni giorno mandano un bacione a Firenze, ma a loro il sindaco ha riservato solo ceffoni".

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