Esselunga: lampadine a risparmio energetico al posto di quelle tradizionali

Dal quattordici settembre 2009 Esselunga cambia in modo deciso l’assortimento di lampadine per uso domestico anticipando di tre anni i tempi del Regolamento europeo che prevede la graduale eliminazione delle classiche lampade a incandescenza.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 luglio 2009 18:38
Esselunga: lampadine a risparmio energetico al posto di quelle tradizionali

Dal 14 settembre 2009 Esselunga cambia in modo deciso l’assortimento di lampadine per uso domestico anticipando di tre anni i tempi del Regolamento europeo che prevede la graduale eliminazione delle classiche lampade a incandescenza. In linea con la tutela dell’ambiente, l’azienda ha deciso di eliminare dai propri scaffali tutte le lampadine tradizionali (in negozio fino ad esaurimento scorte) a vantaggio di quelle a risparmio energetico; fin dal 2005, dopo la firma del protocollo di Kyoto, Esselunga ha realizzato iniziative in questa direzione attraverso attività promozionali.

La lampadina a risparmio energetico è più conveniente sia in termini di consumo che di risparmio sulle bollette: a parità di potenza assorbita è in grado di erogare molta più luce avendo una vita media nettamente superiore, stimata in almeno otto volte. Nei 137 punti vendita, dal quattordici settembre, i clienti potranno scegliere tra le alogene a risparmio energetico di forma classica, le lampade elettroniche e le nuove led. Si stima che questa iniziativa potrebbe favorire una diminuzione di 80.000 tonnellate di Co2 all’anno ed un risparmio sulle bollette di energia elettrica pari a 250.000 euro. “Ridurre i consumi di energia e le immissioni di Co2 in atmosfera - dichiara Roberta Viviani, direttore Acquisti Non Food di Esselunga - è una delle strade per contribuire alla salvaguardia dell'ambiente e riuscire ad intervenire nell’ambito dell'illuminazione, che rappresenta l'uso più comune dell'energia elettrica, è il primo passo.

Abbiamo deciso di anticipare l'eliminazione dell'incandescenza prevista dalla legge perché siamo certi che i nostri consumatori, non solo comprenderanno, ma condivideranno la nostra scelta”.

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