Immobiliare Novoli: per il tecnico del tribunale le informazioni del Piano Attuativo sono coerenti con quanto approvato

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 aprile 2009 00:08
Immobiliare Novoli: per il tecnico del tribunale le informazioni del Piano Attuativo sono coerenti con quanto approvato

“Il rispetto di tutte le informazioni planivolumetriche, tipologiche, formali e costruttive contenute negli elaborati del Piano attuativo, conducono ad un progetto architettonico coerente con quanto rappresentato dallo stesso Piano approvato dall’Amministrazione Comunale”. La prima risposta del consulente, nominato dall’ufficio del Gip del tribunale di Firenze per esprimersi sulla vicenda Multiplex, sottolinea la coerenza tra le indicazioni fornite negli elaborati del Piano Attuativo e quanto approvato dall’Amministrazione comunale di Firenze.

La domanda, rivolta dal Gip dott. Angelo Antonio Pezzuti, era relativa alla verifica “se il piano approvato con la deliberazione n° 523/74 del 2 luglio 2001, tenendo conto di tutti gli allegati e delle norme tecniche di attuazione” contenesse “precise disposizioni plano-volumetriche, tipologiche, formali e costruttive”. Il perito consulente del Tribunale, ing. Rinaldo Mari, è stato inoltre chiamato ad esprimersi sulla “sussistenza, la natura, il grado di definizione delle disposizioni del piano, precisando se i parametri dettagliati in base ai quali debba essere redatto il progetto del privato siano determinabili con semplice trasposizione, nelle previsioni progettuali, delle prescrizioni complete dettate dallo strumento urbanistico; precisando, in caso contrario, quali ulteriori dettagli il privato debba indicare per realizzare il suo progetto, al fine di consentire al giudice di comprendere la natura e la portata dell’attività progettuale non vincolata dal privato rispetto al piano”.

Il perito, dopo essersi espresso sul primo quesito esposto dal Gip, ha ora 45 giorni per completare la propria relazione, pronunciandosi relativamente all’ulteriore questione posta dal Giudice, ovvero “se il complesso immobiliare presenti una maggiore superficie utile lorda del complesso rispetto a quanto dichiarato nella stessa denuncia di inizio di attività e successive varianti”. Sandonato Srl confida che sia fatta luce quanto prima anche sul secondo quesito posto dal Giudice del CTU, concernente la superficie utile lorda realizzata, e che sia accertata la propria correttezza.

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