Il mondo rurale etrusco: saperi e sapori della Maremma

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 settembre 2008 22:00
Il mondo rurale etrusco: saperi e sapori della Maremma

Firenze– Visite ai siti archeologici etruschi, degustazioni guidate, cene a tema. È quanto offre il pacchetto turistico, che prevede tappe nei comuni di Manciano, Pitigliano, Scansano e Sorano, che è attivo da questa settimana con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio archeologico etrusco e quello anogastronomico della provincia di Grosseto. Ad arricchire l’avvio dell’iniziativa, il convegno “Il mondo rurale etrusco”, che si aprirà domani pomeriggio, venerdì 19 settembre alle ore 16,30, nel mastio della Fortezza Orsini di Sorano.

Il convegno è stato organizzato dalle commissioni Cultura e Agricoltura del Consiglio regionale della Toscana e patrocinato - oltre che dai Comuni interessati - dalla Provincia di Grosseto, dalla Comunità Montana Colline del Fiora, dalla Banca di Credito Cooperativo di Pitigliano e da quella di Saturnia, insieme con la rivista “Archeologia Viva”. Dopo l’analoga iniziativa dello scorso anno a Chianciano, che vide protagonisti le donne etrusche e le bellezze paesaggistiche e i sapori della provincia di Siena, quello maremmano è un ulteriore tassello del progetto messo a punto dalla commissione Cultura per promuovere, con il concorso degli enti locali e degli operatori privati, nuove offerte turistiche finalizzate alla valorizzazione del territorio.

“Il lavoro di riscoperta delle nostre radici storiche, culturali e delle produzioni tipiche della Toscana attraverso la riscoperta e la valorizzazione del nostro patrimonio archeologico, in particolare quello del mondo etrusco, si sta dimostrando una carta vincente – è il commento di Ambra Giorgi, presidente della commissione Cultura del Consiglio regionale. – L’iniziativa che prende il via in Maremma è una tappa di questo cammino e sono convinta che, con il lavoro di tutti, darà un impulso ad un settore particolare del turismo, quello che si muove sulle tracce dell’archeologia e quello che si muove lungo gli itinerari enogastronomici”.

“Le ricerche storiche ci hanno permesso di capire quali piantagioni e quali semi gli etruschi utilizzavano e negli ultimi anni una parte del mondo agricolo, nel segno di una riscoperta e una valorizzazione delle nostre antiche radici si è dedicato a quelle colture – ha aggiunto Aldo Manetti, presidente della commissione Agricoltura. – In questa ottica vogliamo continuare a lavorare, per valorizzare la ricchezza e la qualità dei prodotti agroalimentari di questo territorio e per contribuire all’avvicinamento tra produttori e consumatori, per dare gambe a quella filiera corta di cui tanto si parla in questi mesi”.

(lm)

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