Montecristo: l’isola del mistero esce dalla nebbia e torna a risplendere

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 marzo 2008 20:23
Montecristo: l’isola del mistero esce dalla nebbia e torna a risplendere

Con questa primavera Montecristo, l’isola sconosciuta e del mistero, si ravviva per uscire dalla nebbia e risplendere ancora.
Non solo perché la natura si risveglia ai primi tepori ma soprattutto perché, in questo inizio del 2008, i sogni e i desideri durati molti anni cominciano ad avverarsi. Finalmente Montecristo sorride. Dopo l’accordo fra Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, Comune di Portoferraio, Corpo Forestale dello Stato con sede a Follonica e la Provincia di Livorno si è pervenuti all’elaborazione, con conseguente approvazione, della Carta per Montecristo.

Con tale documento si vuole dare inizio a le visite di studenti delle scuole inferiori e superiori, principalmente di Portoferraio e dell’Arcipelago Toscano, che hanno seguito i programmi di educazione ambientale. Inoltre 100 posti sono a disposizione di residenti di Portoferraio, Elba e Arcipelago Toscano che seguiranno un programma formativo e informativo di educazione ambientale. Si è definita anche la partecipazione di gruppi formalmente riconosciuti per la ricerca scientifica. Il documento soddisfa le linee indicate dal prestigioso Diploma del Consiglio d’Europa, Riserva Naturale Biogenetica, di cui l’isola è insignita sin da venti anni: “Riserve naturelle de l’ile de Montecristo” ». L’insieme dettagliato è documentato dalla Delibera P.N.A.T.

n.13 del 19 marzo 2008 con l’allegata Carta.
La presenza di persone seguono determinate regole in cui convivono le esigenze di conservazione ambientale e di conoscenza dell’isola nei suoi aspetti naturalistici e storico-religiosi è vista positivamente dagli esperti dell’Associazione AMICI DI MONTECRISTO che si auspica, per il prossimo futuro, una sempre maggiore apertura a favore di studenti, turisti, ricercatori, studiosi come pure di naviganti e pescatori in applicazione di linee rigide ma non vessatorie, aperte soprattutto alla sicurezza, al miglioramento ambientale e alle esigenze di cultura e lavoro.

Ci si attende una maggiore attenzione per le escursioni nella natura, la ricerca storico-naturalistica, la sicurezza delle barche da pesca e la difesa dell’ambiente mare, nell’ambito dello sviluppo eco-sostenibile, per l’ isola di Montecristo.
L’isola del tesoro, potrà chiamarsi “l’isola dei tesori”.
Sono da apprezzare i continui sforzi della direttrice del Parco Franca Zanichelli e del sindaco di Portoferraio Roberto Peria assieme ai responsabili del Corpo Forestale dello di Follonica e della Provincia di Livorno.
Ogni angolo, ogni scoglio, ogni cala e caletta, ogni vallata, ogni montagna, ogni angolo storico o monumento religioso dell’isola si aprirà alle attenzioni dei visitatori creando sicuramente entusiasmo.
Potranno essere visitate, senza guida naturalistica, Cala Maestra con il Magazzino dei Pescatori e il Museo (ex Villa Reale) mentre, accompagnati da guida naturalistica, potranno effettuarsi altri percorsi da definire nei dettagli.

Le aspettative di molti riguardano l’antico Monastero, la Grotta del Santo (San Mamiliano), il Monte della Fortezza ed anche le diverse Cale e Calette come pure l’esclusività della flora e della fauna. L’isola, che dalla fine dell’ultima guerra ha avuto pochi visitatori, rinasce a nuova vita e potrà così integrarsi nella cultura dell’Arcipelago Toscano, a disposizione degli amanti della natura e dei sui tesori storico-religiosi.
Raffaele Sandolo, Vicepresidente e Segretario Generale dell'Associazione AMICI DI MONTECRISTO

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