Energie rinnovabili: due strutture a Larderello e Monterotondo Marittimo

Redazione Nove da Firenze
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07 marzo 2008 14:49
Energie rinnovabili: due strutture a Larderello e Monterotondo Marittimo

di Tiziano Carradori
Firenze- Hanno aperto ufficialmente le aule oggi i due centri di eccellenza sulla geotermia e sulle energie rinnovabili di Larderello e Monterotondo Marittimo in provincia di Pisa e di Grosseto, situati all’interno del comprensorio geotermico toscano. Il primo, cioè il Centro di eccellenza della geotermia di Larderello, è unico in Italia e si propone come punto di riferimento per studiosi ed operatori del settore di ogni parte del mondo. In zona, in passato, sono infatti giunte numerose delegazioni, tra l’altro, da Cina, Indonesia, Usa, Canada, Islanda, Albania, Germania, Cile ed è della settimana scorsa l’interesse manifestato da parte del premier dello stato del Queensland al presidente della Regione Toscana, in missione istituzionale in Australia, per valutare le potenzialità in quel settore del continente australiano, anche con l’aiuto dei tecnici e degli studiosi toscani.

L’altro è il Citt, cioè il Centro internazionale per il trasferimento dell’innovazione tecnologica sulle energie rinnovabili che ha sede in una splendida fattoria restaurata nelle campagne di Monterotondo Marittimo. Nel corso dell’inaugurazione l’assessore regionale all’energia ha detto che siamo di fronte a due strutture che lavoreranno in sinergia tra loro e in collegamento con altri centri di ricerca in Italia e nel mondo. L’obiettivo che la Regione ha posto loro è quello di fare rete e sistema, di mettere le conoscenze e le intelligenze della Toscana al servizio di uno sviluppo sostenibile ed ecocompatibile che rappresenta un traguardo possibile e un modo per stare pienamente dentro gli obiettivi che l’Unione europea si è data e ha dato agli Stati membri.

L’assessore si è detto felice che dalla Toscana regione d’Europa venga oggi una risposta d’eccellenza sui temi della sostenibilità e dello sviluppo delle energie alternative, destinata ad avere ricadute positive sia per le imprese che per i singoli cittadini. I centri sono nati grazie ad un finanziamento regionale, sono costati circa 1,1 milioni di euro e sono stati costituiti grazie a due associazioni temporanee di scopo di cui fanno parte l’Università, il Cnr e la Scuola superiore Sant’Anna di Pisa, il Cnr di Roma e i comuni di Pomarance e Monterotondo Marittimo.

Secondo l’assessore le due strutture rappresentano esempi virtuosi delle possibilità di applicazione delle linee contenute nel Piano energetico regionale, in fase di approvazione da parte della Giunta. La loro attività di ricerca e sperimentazione rappresenta un’opportunità in più che viene offerta a ricercatori, imprese e cittadini, che aiuterà a cogliere gli ambiziosi obiettivi di incremento delle energie alternative, riduzione delle emissioni di gas serra in atmosfera e di ottimizzazione dell’efficienza energetica che la Regione si è data da qui al 2020.

Nel corso dell’iniziativa si sono poste le basi per la costituzione di un Coordinamento dei distretti delle energie rinnovabili e dei poli di ricerca italiani. «Si tratta di un progetto – afferma il direttore del Consorzio di sviluppo delle aree geotermiche e coordinatore del Distretto toscano delle energie rinnovabili, Sergio Chiacchella – che giudichiamo indispensabile per avviare un dialogo proficuo tra le strutture e un efficace sistema di comunicazione e di scambio di esperienze tra i soggetti interessati».
Ecco quali sono funzioni e caratteristiche dei due centri di Larderello e Monterotondo Marittimo dedicati alla geotermia e alle energie rinnovabili.
Due strutture “leggere” vocate alla ricerca e alla sperimentazione Non hanno Consiglio di amministrazione né un consistente numero di dipendenti (da uno a un massimo di tre).

Non sono quindi strutture elefantiache o burocratiche. Si tratta invece di due associazioni temporanee di scopo che dispongono di un comitato di indirizzo i cui membri non percepiscono né indennità, né gettoni di presenza. I due centri di Larderello e Monterotondo, che hanno come capofila rispettivamente il S. Anna di Pisa e il Consorzio sviluppo aree geotermiche, intendono destinare all’attività tutte le risorse di cui dispongono o che saranno in grado di raccogliere partecipando ai bandi europei, nazionali e regionali dedicandosi esclusivamente alla ricerca e alla sperimentazione.
Il Cegl: dall’eccellenza nazionale al ruolo mondiale
Realizzato nei circa 200 metri quadrati della ex scuola elementare del paese, il Centro di eccellenza della geotermia di Larderello è l’unico esistente in Italia e si pone come punto di riferimento mondiale per gli studi, per gli studiosi e per le istituzioni nel settore dell’energia sprigionata dalla terra.

E’ dotato di aule, di una sala riunioni e di postazioni di lavoro con dotazioni informatiche. Da 2000 ad oggi sono giunte a Larderello oltre 120 delegazioni provenienti, tra l’altro, da Cina, Indonesia, Usa, Canada, Islanda, Albania, Germania, Cile, tutte realtà dotate di potenziale geotermico. La settimana scorsa, durante il viaggio istituzionale in Australia, il presidente della Toscana ha ricevuto una richiesta di collaborazione da parte del premier dello stato australiano del Queensland, che prenderà quindi contatto con il nuovo centro di Larderello, ben disponibile a mettere a disposizione degli interessati le tecnologie e i saperi acquisiti.
Diciassette borsisti già al lavoro
Al Cegl sono già al lavoro diciassette borsisti del Sant’Anna e del Cnr di Pisa che, grazie ad un incarico di un anno mezzo, stanno costituendo una vera e propria banca dati della geotermia.
Il Citt: le nuove tecniche del risparmio energetico in una fattoria restaurata
Il Centro internazionale per il trasferimento dell’innovazione tecnologica sulle energie rinnovabili che ha sede in una splendida fattoria restaurata nelle campagne di Monterotondo marittimo, ad una trentina di chilometri dal centro di Larderello con il quale è strettamente connesso e complementare.

E’ stato allestito negli oltre 700 metri quadrati di una fattoria dimessa che il proprietario, l’Enel, ha concesso gratuitamente al Cosvig, che l’ha ristrutturata quasi tutta. E’ dotato di una sala convegni da circa 100 posti, di aule e laboratori informatici.
La foresteria e il laboratorio demotico
Nella parte restaurata è stata ricavata una foresteria capace di 15 posti letto, destinata ad ospitare i ricercatori e quegli studiosi che hanno necessità di soggiornarvi per più giorni.

Di fronte alla struttura principale è situato un laboratorio demotico, il contenitore che ospita un software per lo studio dei metodi di risparmio energetico e delle condizioni energetiche di edifici di vecchia e nuova realizzazione. Il programma può simulare il consumo energetico degli laboratorio saranno sviluppate due particolari linee di ricerca e sviluppo: una dedicata al fotovoltaico, l’altra alle biomasse con particolare riferimento all’utilizzo dell’idrogeno per lo stoccaggio dell’energia prodotta.
I finanziamenti per il Distretto delle energie rinnovabili e per i Centri
Dei 6 milioni concessi dalla Regione con l’accordo di programma del giugno 2006 ad iniziative da realizzarsi all’interno dell’intero Distretto delle energie rinnovabili, circa 1 è servito per ristrutturare i due Centri.

Quello di Larderello ha potuto contare anche su un cofinanziamento di 100.000 euro da parte del Comune di Pomarance per la dotazione informatica e quello di Monterotondo del cofinanziamento di Cosvig. La Regione Toscana ha garantito un ulteriore contributo di 300.000 euro l’anno per la fase di avvio.
Due parchi eolici a Montecatini Val di Cecina e Monterotondo
Nella zona saranno realizzati due parchi eolici per una potenza di complessivi 16,5 megawatt. Quello in fase più avanzata è il progetto (6 pale per 9 megawatt) di Montecatini Val di Cecina.

Ha superato la valutazione di impatto ambientale e l’avvio dei lavori, che avverrà in seguito ad una riunione della Conferenza dei servizi, è imminente. Per le 5 pale da 7,5 megawatt totali previste a Monterotondo si è invece nella fase di predisposizione della Via. Grazie ai due progetti sarà prodotta l’energia necessaria per alimentare per un anno una comunità di 30.000 abitanti.
I progetti innovativi di Monterotondo e Larderello
Tra i progetti a cui il gruppo di lavoro che opera a Monterotondo si dedicherà tra breve, ci sono gli studi sul fotovoltaico a concentrazione, per testare nuove tecnologie capaci di rendere economicamente ed energeticamente più conveniente l’installazione dei pannelli fotovoltaici.

Il gruppo di Larderello si dedicherà invece, tra l’altro, ad organizzare l’attività dell’Osservatorio sulla geotermia previsto per l’Amiata.
Protocollo sui distretti energetici: un ruolo da coordinatrice per la Toscana
Nel corso dell’iniziativa di venerdì, la Toscana lancerà la proposta di costituire un Coordinamento nazionale dei distretti delle energie rinnovabili e dei Poli di ricerca e si proporrà per il ruolo di coordinatrice. L’intento è quello di fare rete e di creare, a livello nazionale, una comunità della conoscenza.

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