Mascara: alla Fortezza da Basso il progetto europeo per i collegamenti verso le aree deboli

Redazione Nove da Firenze
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24 maggio 2007 19:12
Mascara: alla Fortezza da Basso il progetto europeo per i collegamenti verso le aree deboli

“I servizi di trasporto pubblico a domanda debole contribuiscono alla coesione territoriale e sociale e rispondono in modo adeguato a specifiche domande di mobilità provenienti sia da particolari aree che da particolari contesti sociali. Per questo motivo, e per garantire il diritto alla mobilità a tutti i cittadini, questi servizi devono avere un peso sempre maggiore all’interno dell’offerta complessiva di trasporto pubblico”.
Con questa parole l’assessore ai trasporti della Provincia di Firenze, Maria Cristina Giglioli, ha aperto oggi alla Fortezza da Basso la Conferenza finale del Progetto “Mascara”, un progetto europeo per servizi di mobilità per una maggiore accessibilità delle aree rurali e dei centri urbani piccoli e medi.
La Provincia ha presentato a “Mascara” una sua proposta, illustrata del pomeriggio dal responsabile della Direzione Mobilità Filippo Bonaccorsi, quella di diffondere quanto più possibile i servizi di trasporto a chiamata.

L’esperienza condotta nel Comune di Reggello, dove da alcuni mesi è attivo con buoni risultati il servizio “Prenotailbus”, ha dato un segnale molto positivo in questa direzione, forse una delle risposte più innovative che il mondo del trasporto pubblico abbia generato negli ultimi anni. Quello che attualmente - si è rilevato nel corso dei lavori di oggi alla Fortezza - è il “fratello povero” del trasporto pubblico, è in realtà quello che ha le maggiori possibilità di sviluppo per il futuro: autobus che oggi girano semivuoti domani gireranno pieni perché rappresenteranno, comparativamente, il mezzo più economico, più confortevole e più sicuro per gli spostamenti.
Per questo motivo la Provincia propone che nelle future gare pubbliche per il trasporto locale siano tenuti distinti e separati i servizi per le aree a domanda debole da quelli per la aree a domanda forte, e i criteri per la scelta dei gestori siano la quantità del servizio, la qualità e la sua diffusione capillare sul territorio, il tutto adeguatamente remunerato.
Più che il ribasso, sostiene la Provincia, le gare devono premiare la qualità, la capacità di aggiungere nuove linee e nuove percorrenze e la disponibilità delle aziende ad assumere il rischio imprenditoriale di alcune tratte.

E a questo fine sarebbe opportuno dirottare parte delle risorse economiche oggi destinate alle aree urbane a domanda forte.

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