Firenze: presidio alla Cassa di Risparmio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 aprile 2007 00:06
Firenze: presidio alla Cassa di Risparmio

Un presidio di protesta è stato organizzato questa mattina davanti alla sede della Cassa di Risparmio di Firenze dove era in programma l'Assemblea dei soci della banca per la discussione e l’approvazione del Bilancio 2007. Chiuso con un utile netto consolidato di 271,1 milioni, in miglioramento del 82,7% rispetto al 2005, prevede un dividendo di 0,10 euro per azione. Circa il il piano Intesa Sanpaolo: "La banca non ha contezza esatta delle trattative tra i soci. Il Cda giudicherà per il mercato una volta esplicitato il progetto definitivo, ma so per certo al momento non è scritto nulla di nulla.

I politici restino fuori" Cosi', e' intervenuto il presidente della Cassa di Risparmio di Firenze Aureliano Benedetti, stamane nel corso dell'assemblea degli azionisti.
"Un conto è vigilare e un conto è dare parere favorevole -commenta il senatore di Forza Italia, Paolo Amato- Mi stupisco pertanto che il dottor Benedetti confonda la doverosa funzione di vigilanza sulle operazioni di fusioni bancarie, esercitata da Bankitalia (anche con il ricorso ad elementi di conoscenza), con la pronuncia di un eventuale parere favorevole dell'Istituto di Via Nazionale.

Dato magari sottovoce e, per così dire, all'orecchio. Ricordo al dottor Benedetti che, seguendo gli insegnamenti di Tremonti, sono stato sempre contrario alle iniziative del Governatore Fazio. Ricordo altresì al dottor Benedetti che la vigilanza della Banca d'Italia si fonda sull'osservanza del rispetto delle regole; e non certo su pareri sussurrati all'orecchio, come emerge dall'intervista recentemente rilasciata dal Presidente dell'Ente Cassa Edoardo Speranza. Piuttosto, colgo l'occasione per chiedere al dottor Benedetti, che ama tanto occuparsi di tecnica, quali misure ha predisposto in tutti questi anni al fine di evitare l'incorporazione della banca da lui presieduta in Intesa-San Paolo.

Anche perché, più di un anno fa, è sorto un contenzioso fra l'Ente Cassa (che controlla la Cassa di Risparmio) e l'Istituto San Paolo. Un contenzioso talmente rilevante da dover richiedere un arbitrato. Ebbene l'estate scorsa, ad arbitrato ancora in corso, abbiamo assistito alla fusione del San Paolo con Banca Intesa. Ed oggi ci troviamo di fronte alla proposta di cessione della Cassa di Risparmio di Firenze - approvata dal Comitato di Indirizzo dell'Ente Cassa - al nuovo gruppo Intesa-San Paolo.

Cos'è successo, nell'ultimo anno (oltre alla nascita del Governo Prodi), per passare dall'arbitrato su un contenzioso addirittura alla fusione? E perché l'Assemblea dei Soci non ha potuto discutere e valutare altre proposte di acquisto della Cassa? E già che ci sono, chiedo infine al dottor Benedetti qualche notizia sulla necessità delle ristrutturazioni interne all'istituto che egli presiede. Mentre - per quanto riguarda l'interrogativo di fondo da lui formulato all'Assemblea degli Azionisti: Tutti o furbi o bischeri? - mi limito ad osservare che la storia fiorentina esalta una ben nota famiglia.

Sempre aperta, purtroppo, a nuovi iscritti".

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