Parte tra le polemiche la nuova Confcommercio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 febbraio 2007 15:03
Parte tra le polemiche la nuova Confcommercio

La Fipe provinciale è la nuova Confcommercio fiorentina ricostituita totalmente dal nuovo dopo la poco gloriosa fine dell’associazione di commercianti più vecchia d’Italia. Dopo l'azzeramento monta la rabbia degli 85 disoccupati che si sentivano traditi e abbandonati a se stessi. In attesa della completa ripresa dell’attività dell’associazione, Confartigianato Imprese Firenze ha deciso l'assunzione di cinque dipendenti e altri cinque lo saranno prossimamente, oltre ad offrire gratuitamente assistenza, tutela ed informazione gratuiti (anche attraverso l’attivazione del numero verde SOS COMMERCIANTI 800 911 941) per tutti i negozianti e gli imprenditori che, da un giorno all’altro, sono stati privati di servizi indispensabili a ridosso di scadenze importanti.
Riccardo Nencini, assessore allo sviluppo del Comune di Firenze, e Stefania Saccardi, suo omologo per la Provincia, hanno però avanzato accuse di sciacallaggio ad Antonio Catanese, Presidente di Confartigianato Imprese Firenze, reo di aver dato il via a una “caccia ai soci” subito dopo lo scioglimento di Confcommercio, cercando “il proprio tornaconto”, senza nessuna cura dei dipendenti.

“Sono interdetto ed amareggiato –ribatte Catanese– dalla scelleratezza di tali dichiarazioni, dall’elusività con cui sono state rilasciate (senza neppure il coraggio di chiamare direttamente in causa le associazioni messe sotto accusa) ma, soprattutto, dal fatto che i soggetti che le hanno rilasciate rappresentano istituzioni che, fino ad oggi, si sono tenute ben alla larga dall’affaire Confcommercio”. “Si tratta di valori morali, economici e politici che condividiamo con Confcommercio e che, senza la sua presenza, saremmo costretti a tutelare da soli su un territorio storicamente ed istituzionalmente orientato a concezioni imprenditoriali ed economiche di tipo diverso.

Quegli stessi valori che ci hanno fatto rispondere con responsabilità all’SOS lanciato da ex associati e dipendenti che hanno potuto trovare ospitalità presso la nostra struttura. Certo, questa nostra disponibilità avrà anche ripercussioni positive per i bilanci Confartigianato, ma si tratterà di entrate costruite non sullo sciacallaggio, ma al contrario su collaborazione, solidarietà e responsabilità per il benessere dell’economia locale. Quanto detto vale naturalmente per Confartigianato, sulla trasparenza dell’operato dell’altra associazione di categoria artigiana non posso e non voglio pronunciarmi” conclude Catanese.

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