Rendita fondiaria: l'interesse privato prevale ancora nelle politiche del territorio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 gennaio 2007 23:40
Rendita fondiaria: l'interesse privato prevale ancora nelle politiche del territorio


di Ornella De Zordo, capogruppo Unaltracittà/Unaltromondo

In occasione del seminario organizzato dalla Terza Commissione Consiliare sulla "Rendita fondiaria", l'assessore all'urbanistica Biagi ha affermato di voler contrastare la rendita fondiaria attraverso il meccansmo dell'avviso pubblico. Certe affermazioni però andrebbero verificate. E' un fatto che pochi grandi gruppi imprenditoriali in questa città oggi hanno assunto una posizione di dominanza quasi monopolistica, e un peso che si fa sentire ampiamente nelle scelte di politica territoriale, proprio grazie a politiche che la rendita non l'hanno affatto combattuta: l'unico metodo consiste in una guida saldamente in mano pubblica, proprio quello che si è scelto di non fare.

Le novità annunciate dalla Giunta, peraltro, sembrano non avere il peso che si vorrebbe loro attribuire. L'avviso pubblico è lo strumento già utilizzato per il bando dei "20.000 alloggi in affitto", che si è rivelato, nella versione fiorentina, un ennesimo omaggio proprio a quella rendita che si pretende di voler limitare. Se ora questo strumento si applica ai nuovi piani strutturali invece dei vecchi piani regolatori poco cambia, in mancanza di una volontà e una capacità di assumere in mano pubblica la direzione dei processi: saranno sempre i soliti noti ad accaparrarsi, oltre quello che hanno già fatto, le aree a disposizione, con l'aggravante di una rinuncia a priori da parte della amministrazione di decidere sulle destinazioni d'uso delle aree.

Sarà così sancita la definitiva prevalenza dell'interesse privato: la distribuzione delle funzioni nella città dipenderanno dalla disponibilità e dalla convenienza della proprietà privata, che farà volta per volta le sue richieste e le sue proposte.

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