Soprintendenza: a quarant'anni dall'alluvione a Firenze si restaura ancora

Redazione Nove da Firenze
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03 gennaio 2007 17:54
Soprintendenza: a quarant'anni dall'alluvione a Firenze si restaura ancora

Firenze, 3 gennaio 2007 - La Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico per le Province di Firenze, Pistoia e Prato ha dato vita a una nuova collana, «Interventi e Testimonianze», che permetterà di illustrare i programmi, gli interventi, le attività, le ricerche e i risultati via via conseguiti. Il tema del primo numero (A quarant'anni dall'alluvione. Restauri 2002-2006, pp. 120, euro 14) non poteva non essere la calamità più grande che abbia coinvolto la città di Firenze e l'editrice, fatalmente, quella stessa Polistampa che nel 1981 esordì proprio con gli atti del convegno sul restauro, tenutosi a 10 anni dall'evento.

Il volume riporta in forma ridotta, ma estremamente curata, tutto quanto è stato operato dal 2002 al 2006 sul patrimonio artistico danneggiato dall'inondazione dell'Arno del 1966. I danni subiti dai capolavori di Firenze sono l'aspetto più eclatante di un avvenimento così disastroso che attrasse la solidarietà di tutto il mondo. A tempo di record furono preparati interventi d'emergenza e luoghi di ricovero provvisori per le opere rovinate. Ma tanto ingenti furono i danni che ancora oggi si opera per il restauro e la conservazione di quelle opere.

Nel volume ogni funzionario della Soprintendenza ha introdotto il contesto su cui ha recentemente operato, provvedendo a redigere le schede delle opere restaurate. Brunella Teodori si è occupata di Santa Croce, simbolo stesso dei luoghi ecclesiastici più aggrediti dall'alluvione, compilando cinque schede di dipinti pienamente recuperati dai danni subiti, nonché di S. Maria Maddalena de' Pazzi. Mirella Branca ha illustrato le condizioni della chiesa di San Niccolò Oltrarno (uno dei complessi più devastati, trovandosi nella depressione a oriente del Ponte alle Grazie) e analizzato le vicende storico-critiche di due tavole d'altare recuperate, nonché di altri due dipinti di Luigi Mussini in Santa Maria Novella.

Maria Matilde Simari ha parlato della chiesa di Santa Trinita e della devastatissima Santi Apostoli, con i problemi di restituzione delle opere d'arte restaurate. Della chiesa di San Francesco di Castelfiorentino, cittadina investita dalle acque del maggior affluente dell'Arno, l'Elsa, si è occupata (illustrando sei opere riportate alla migliore condizione conservativa) Ilaria Ciseri. Ogni scheda, oltre al testo di approfondimento, presenta fotografie delle opere danneggiate prima e dopo il restauro, mentre tutti i dipinti recuperati sono riprodotti fedelmente a colori nella sezione Tavole.

Chiude il volume un'appendice con due saggi: Alluvionati e non alluvionati di Maria Matilde Simari, sui depositi di opere d'arte vecchi e sul nuovo deposito della palazzina Poggi e un testo di Daniela Dini sul ruolo e l'opera di Dino Dini riguardo gli affreschi alluvionati da lui recuperati nel decennio tra il 1967 e il 1976.

Irene Gherardotti

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