Premio di Cultura Politica Contemporanea Giovanni Spadolini: a Carlo Azeglio Ciampi il Premio Speciale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 luglio 2006 14:48
Premio di Cultura Politica Contemporanea Giovanni Spadolini: a Carlo Azeglio Ciampi il Premio Speciale

Sabato 29 luglio 2006 alle 18.00, avrà luogo alla Limonaia, nel parco del Castello Pasquini a Castiglioncello(LI), l’assegnazione della I edizione del “Premio di Cultura Politica Contemporanea – Giovanni Spadolini”, una delle sezioni nelle quali si articola da quest’anno il “Premio Castiglioncello – Costa degli Etruschi” giunto al suo XXIX appuntamento.
Questa prima edizione si apre col nome di Carlo Azeglio Ciampi, cui viene conferito un premio speciale per il Dizionario della democrazia a cura di Dino Pesole.

Nell’occasione verranno letti alcuni passi del volume che attraverso alcuni concetti fondamentali (quali “democrazia”, “libertà”, “nazione”, “pace” ed altri ancora) raccoglie in uno straordinario compendio la grande lezione di educatore civile impartita da Ciampi nei sette anni alla Presidenza della Repubblica.
Il riconoscimento (una targa in argento) verrà consegnato dai membri della giuria al senatore di diritto a Palazzo Madama, dopo il periodo estivo.
Vincitore della prima edizione del “Premio di cultura politica contemporanea – Giovanni Spadolini”, scelto all’unanimità dalla giuria fra le opere selezionate dai direttori dei quotidiani “Il Corriere della sera”, “La Nazione”, “La Repubblica” e “Il Tirreno” è risultato Paolo Borgna, col volume Un paese migliore.

Vita di Alessandro Galante Garrone, edito da Laterza.
Paolo Borgna è un magistrato con spiccate qualità di scrittore che ha ben conosciuto e frequentato il suo personaggio, di cui oggi sta riordinando fra l’altro lo straordinario archivio.
Al di là dei fatti e degli episodi che caratterizzano la vita di Alessandro Galante Garrone, un’affascinante cavalcata nell’Italia del Novecento, l’autore offre un profilo penetrante del carattere e dello spirito dello storico e del magistrato, una delle coscienze critiche più alte del nostro paese.

Il suo obiettivo e il suo sogno fu quello di trasformare l’Italia in un paese migliore non attraverso l’esercizio del “potere”, dal quale si tenne caparbiamente lontano, ma con la semplice forza dell’esempio, di una carica morale, di una parola chiara.
Un modo morale, il suo, prima ancora che politico, di porsi di fronte alla storia del Paese, anche nei frangenti più difficili e laceranti: dalla lotta al fascismo a quella contro il terrorismo, dalla ferma denuncia della corruzione all’intransigente rifiuto della retorica e del conformismo, specie civile.

Il libro è risultato vincitore tra una rosa di finalisti.

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