Amministrative in Toscana: strappate Arezzo e Grosseto al centrodestra

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 maggio 2006 18:38
Amministrative in Toscana: strappate Arezzo e Grosseto al centrodestra

Firenze, 30 maggio 2006- Voglia di festeggiare in casa della Margherita Toscana che raccoglie ottimi frutti dalle elezioni amministrative che, tra l’altro, hanno visto uomini dielle in prima fila. Entusiasmo che non nasconde nemmeno l’onorevole Antonello Giacomelli, coordinatore regionale della Margherita Toscana. «Questa volta il risultato è talmente netto che neppure Berlusconi ha avuto il coraggio di chiedere di ricontare i voti. Sono orgoglioso che sia toccato a personalità della Margherita come Giuseppe Fanfani ed Emilio Bonifazi guidare il centrosinistra a riconquistare città importanti come Arezzo e Grosseto e che per la prima volta il presidente della provincia di Lucca, un giovane e brillante come Stefano baccelli, sia stato eletto al primo turno.

Questi risultati però non sarebbero stati possibili senza un rapporto forte di collaborazione e condivisione delle scelte e del lavoro tra Ds e Margherita. Credo quindi che lo sforzo di coesione e dignità contrapposto alla divisione del centrodestra sia stato un elemento decisivo e che attraverso concreti passaggi come questo si mettono le fondamenta reali del Partito democratico.
"E’ positivo il nostro giudizio sui risultati per la RnP in questa tornata amministrativa in Toscana -comenta Antonio Bacchi, coordinatore regionale e membro della direzione nazionale della Rosa nel Pugno- In un quadro d’importante affermazione dell’Unione, il risultato del nuovo soggetto politico rappresenta un dato di novità di tutto rilievo.

La RnP era presente alle comunali di Arezzo e Cascina, oltre che alle provinciali di Lucca. Se a Lucca il risultato, pur registrando una crescita rispetto alle passate provinciali affrontate autonomamente da Sdi e Radicali, resta insufficiente a far scattare il seggio, ad Arezzo e Cascina il dato sopra al tre percento porta la RnP in consiglio. Questo risultato deve incoraggiare tutti coloro che in questi mesi si sono impegnati per costruire le basi per il nuovo soggetto politico laico, socialista, liberale e radicale.

Archiviata la campagna elettorale, per le politiche e le amministrative, ora è il tempo di dare il via alla costituente del nuovo partito della Rosa nel Pugno, che da un punto di vista programmatico non può che ripartire dai 31 punti di Fiuggi e dai contenuti programmatici approfonditi in campagna elettorale e discussi qui in Toscana in occasione della Convenzione per la Rosa nel Pugno di Montecatini, dello scorso autunno, promossa da Radicali Italiani e Sdi toscano".

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