Firenze, 9 novembre 2005- Il negativo andamento della congiuntura economica europea continua a determinare la debolezza della domanda continentale dei semilavorati in rame e leghe, sia nel comparto dei prodotti per impieghi industriali sia in quello dei prodotti destinati all’edilizia. Su di essa ha anche pesato l’incertezza costituita dal permanere su livelli elevati, e ulteriormente in crescita, del prezzo della materia prima rame che continua a provocare ritardi negli impegni di spesa della clientela.
�� Nel periodo gennaio-settembre dell’esercizio 2005, il fatturato è stato di € 1.595,6 milioni.
Al netto dell’incidenza delle variazioni del valore della materia prima è pari a € 573,1 milioni, in diminuzione di € 85,7 milioni (- 13%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente; il decremento delle quantità vendute è stato del 13%.
�� L’utile operativo lordo consolidato, pari a € 64,8 milioni e all’11,3% del fatturato netto, segna una flessione di € 23,3 milioni (- 26,4%).
�� Il risultato consolidato ante imposte è positivo per € 9,6 milioni (positivo per €
44,8 milioni al 30 settembre 2004).
�� Le previsioni economiche per l’intero esercizio 2005 sono condizionate dall’andamento del mercato.
Le misure di contenimento dei costi e di miglioramento dell’efficienza, tese all’abbassamento del punto di pareggio, hanno già determinato i primi benefici anche se avranno pieno effetto positivo nei prossimi mesi; nel breve termine non sono in grado di compensare interamente le perdite di fatturato causate dalla debolezza della domanda, che, inoltre, rende impossibile trasferire sui prezzi di vendita il forte aumento dei costi dei fattori produttivi esterni, in particolare di quelli dell’energia e dei trasporti.
L’obiettivo del mantenimento a fine anno dei risultati operativi allineati con quelli del 2004 non è conseguibile.
Il Gruppo conferma comunque l’obiettivo di medio termine di riportare progressivamente il risultato operativo lordo intorno al 16% - 18% del fatturato netto.
