Ispezioni ai cantieri del Cavet in Mugello e a Sesto Fiorentino

Redazione Nove da Firenze
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17 aprile 2005 22:54
Ispezioni ai cantieri del Cavet in Mugello e a Sesto Fiorentino

Captazione di acqua pubblica senza permesso: è questo il reato ipotizzato a carico del Cavet, il consorzio di imprese che stanno realizzando la tratta dell'Alta velocità Firenze-Bologna. Giovedì 14 aprile agenti della Polizia Municipale hanno effettuato alcune ispezioni nei cantieri dell'Alta velocità in esecuzione di un decreto emesso dal la magistratura. Già negli anni scorsi la Polizia Municipale fiorentina aveva coordinato le indagini che portarono a perquisizioni in Mugello e a una serie di denunce sfociata in un procedimento giudiziario.

In questo nuovo filone di inchiesta il reato che viene ipotizzato nei confronti del Cavet è furto aggravato di acque pubbliche (articoli 624-625 del codice penale). Secondo gli inquirenti gli addetti del Cavet si sarebbero impossessati di un quantitativo imprecisato, ma comunque ingentissimo, di acqua pubblica prelevandola dai corsi d'acqua limitrofi ai cantieri o dalle falde sotterranee intercettate durante lo scavo, in assenza delle necessarie autorizzazioni e concessioni. L'ispezione è stata coordinata dalla sezione di Polizia Giudiziaria della Polizia Municipale presso la Procura della Repubblica e ha coinvolto anche personale del Corpo Forestale dello Stato, della Polizia Idraulica e dell'Arpat (Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana).

Le ispezioni sono scattate contemporaneamente in nove cantieri, ancora attivi, della Cavet ubicati nei comuni di Firenzuola, Scarperia, San Piero a Sieve, Vaglia e Sesto Fiorentino. Obiettivo risalire ai punti di approvvigionamento delle acque, seguirne il percorso e documentare il loro utilizzo. L'acqua sarebbe captata dall'interno delle gallerie o da pozzi e in buona parte utilizzata sia per l'impianto di betonaggio sia per altre lavorazioni industriali all'interno del cantiere. I dati raccolti sono ancora allo studio per verificare approssimativamente i quantitativi usati dal 1997 ad oggi.

Durante l'ispezione non è stata fornita alcuna autorizzazione per il prelievo e l'uso dell'acqua ma solo una richiesta di sanatoria alla Provincia per saldare la mancata corresponsione di oneri per il prelievo. A questo proposito vale la pena di precisare che all'inizio dei lavori della Tav l'unico ente competente a rilasciare concessioni per l'uso di acque pubbliche era la Regione tramite gli uffici del genio civile. All'inizio dei lavori, la normativa era applicabile per le sole acque pubbliche, ovvero dichiarate pubbliche con apposito provvedimento ed inserite in specifici elenchi.

La legge 36 del gennaio 1994 (la cosidetta Legge Galli) ha invece esteso il concetto di pubblicità delle acque a tutte le acque superficiali e sotterranee ancorché non estratte dal sottosuolo - ed è stata resa operativa (articolo 32) dall'agosto 1999 con l'emanazione del relativo regolamento attuativo. Infine, la competenza in materia è stata trasferita, a partire dal luglio 2001, alle Province.

“L’incontro da Voi richiesto è fissato per martedì 19 aprile p.v. alle ore 9.15 presso il Comune di Borgo San Lorenzo.

Saranno presenti, oltre al sottoscritto, l’Assessore all’Ambiente Leonardo Romagnoli, il Presidente della Comunità Montana Stefano Tagliaferri, e, per il Comune di Scarperia, il Sindaco o il Vice-Sindaco”. Così scrive Giovanni Bettarini - sindaco di Borgo San Lorenzo - all’associazione ecologista Idra, che già nel luglio 2004 aveva chiesto al nuovo primo cittadino del capoluogo del Mugello di poter discutere con lui le conseguenze della cantierizzazione per l’Alta Velocità sul territorio, gli scenari ipotizzabili, i rapporti fra Amministrazione comunale e associazione Idra, misteriosamente interrotti dopo il lungo incontro di una delegazione tecnica di Idra con gli amministratori toscani della tratta TAV Firenze-Bologna, convocato in municipio dall’allora sindaco di Borgo San Lorenzo Antonio Margheri il 18 novembre 2002.
“Ringraziamo sia per l'incontro accordatoci, sia per l'opportunità offertaci di concentrare in un unico appuntamento l'analisi dei tanti temi legati alla cantierizzazione TAV, comuni alle Amministrazioni che hanno assicurato la propria presenza”, risponde il portavoce di Idra Girolamo Dell’Olio al sindaco Bettarini.
Parecchi, complessi e interconnessi, infatti, saranno i temi in agenda il prossimo 19 aprile:
· dalla discussa sicurezza del tunnel AV per passeggeri e lavoratori il giorno che entrasse in esercizio (per 60 km manca la galleria di soccorso) ai dubbi sulla qualità costruttiva della galleria stessa (è in corso di rifacimento a Scarperia in queste settimane – e lo sarà ancora per diversi mesi - prima ancora della posa dei binari);
· dalla carente informazione ambientale sugli ingenti danni idrogeologici provocati al territorio (tuttora in corso e in gran parte irreversibili) alla mancata riconferma, dopo quasi tre anni di ‘vacanza’, dello studio TRIMM, l’unico che avesse consentito di quantificare in maniera seria fino al maggio 2002 i gravi danni ambientali provocati dalla cantierizzazione;
· dall’urgenza di una verifica della validità delle tecniche di impermeabilizzazione “svuota-falda” adottate negli scavi alla preoccupazione per le politiche di privatizzazione della risorsa-acqua, che dopo essere stata drenata dall’ecosistema demaniale della montagna e della collina rischia di essere incanalata nelle condotte della speculazione e del profitto;
· dalla lievitazione esponenziale dei costi erariali dell’opera (che sono passati dai 2.100 mld di vecchie lire iniziali, teoricamente privati al 60%, agli oltre 10.000 mld attuali, pubblici al 100%) all’apparente “industria delle consulenze” (alimentata dalle opportunità offerte dal danno ambientale) remunerate con denaro pubblico aggiuntivo, nonostante la presenza di organi tecnici istituzionali già ampiamente collaudati e bisognosi semmai, proprio essi, di un potenziamento della capacità di intervento.
· dalla gestione delle cosiddette opere di “mitigazione ambientale” a quella del risarcimento dei danni ai cittadini e alle imprese.

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