Aeroporto: scelto l’advisor per la seconda fase della privatizzazione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 agosto 2001 13:07
Aeroporto: scelto l’advisor per la seconda fase della privatizzazione

Intermonte Spa – Mps Merchant Spa – Societè Gènèrale. E’ questo il raggruppamento risultato vincitore nella scelta dell’advisor per la vendita del 29% delle quote delle azioni della società Aeroporto di Firenze SpA (Adf) ancora in mano ai Comuni di Firenze e Prato e alle Camere di Commercio delle due città toscane. La selezione dell’advisor è stata effettuata dalla Commissione istituita appositamente, che ha analizzato le proposte di 5 ‘concorrenti’: 1) PriceWaterhouseCoopers - 2) Intermonte Spa – Mps Merchant Spa – Societè Gènèrale - 3) Deloitte & Touche - 4) Imi - 5) Ernst &Young.
Si ricorda che questa seconda fase della privatizzazione dell’aeroporto fiorentino dovrà portare alla scelta di un partner industriale di ‘’elevato profilo’’, dopo il successo della quotazione in borsa di una quota di minoranza.

Il patto di ‘co-vendita’ firmato tre giorni fa prevede che Palazzo Vecchio ceda il 15% delle quote di sua proprietà che ora sono al 17,18%; la Camera di Commercio di Firenze il 4% (attualmente ha il 19,29%); il Comune di Prato il 9% (ha il 10,46% delle azioni) e la Camera di Commercio di Prato l’1% (4,98%). Il Comune di Firenze è stato designato coordinatore dell’operazione complessiva di cessione azionaria e, al fine di concertare i passaggi della procedura di privatizzazione, è già stato costituito un gruppo di lavoro composto dai rappresentanti dei quattro Enti firmatari.
Il patto di ‘co-vendita’ firmato per il Comune di Prato dall'assessore allo Sviluppo economico Roberto Rosati prevede che Palazzo Vecchio ceda il 15% delle quote di sua proprietà che ora sono al 17,18%; la Camera di Commercio di Firenze il 4% (attualmente ha il 19,29%); il Comune di Prato il 9% (ha il 10,46% delle azioni) e la Camera di Commercio di Prato l’1% (4,98%).

Il Comune di Firenze è stato designato coordinatore dell’operazione complessiva di cessione azionaria e, al fine di concertare i passaggi della procedura di privatizzazione, è già stato costituito un gruppo di lavoro composto dai rappresentanti dei quattro enti firmatari. In buona sostanza, al termine dell'operazione, il Comune di Prato con la prossima vendita cederà quasi tutta la propria partecipazione e continuerà a mantenere una piccola quota (attorno all'1,5%) nella società Adf (Aeroporto di Firenze).

Prato all'inizio deteneva nella società aeroportuale, che gestisce lo scalo di Peretola, circa il 15% del pacchetto azionario. Dopo una prima vendita (circa il 3,5% del capitale sociale), che fruttò 4 miliardi all'Amministrazione, immediatamente reinvestiti in opere pubbliche, il Comune è rimasto col 10,46% delle azioni, che in gran parte saranno nuovamente collocate sul mercato.

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