Fiocco azzurro per l'avvoltoio Capovaccaio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 luglio 2001 16:33
Fiocco azzurro per l'avvoltoio Capovaccaio

Il 25 giugno 2001 è nato un pulcino della coppia Elèna e Modesto, una delle nove coppie presenti nel Centro di Riproduzione WWF di Semproniano (GR). Il piccolo, affidato alle cure dell'esperto di riproduzione rapaci Alberto Fagan, sta crescendo molto bene e come gli altri quattro avvoltoi nati nel 1997 e 1998 andrà ad aumentare lo stock di riproduttori. Ricordiamo che la popolazione italiana del Capovaccaio, una volta presente in Italia meridionale e lungo la costa tirrenica sino alla Liguria, con un'importante nucleo in Toscana e Lazio, si è man mano ridotta sino alle attuali 12-15 coppie, sparse in un territorio vastissimo tra Basilicata, Calabria e Sicilia.

E' evidente che senza l'apporto di nuovi soggetti il Capovaccaio sarebbe destinato inesorabilmente all'estinzione in Italia. La situazione non ha lasciato indifferente il WWF il quale ha realizzato nell'Alta Valle dell'Albegna, dove lo stesso nome "Capovaccaio" ha avuto origine, il Centro di riproduzione in cattività per disporre di giovani da rilasciare, con il metodo detto dell'hacking (inserimento di un giovane non ancora volante in un nido sorvegliato), nelle aree più idonee della Toscana meridionale e del meridione d'Italia.

Il Centro, finanziato dal Servizio Conservazione della Natura dell'Amministrazione Provinciale di Grosseto e dalla Regione Toscana, può vantare oggi la più grande popolazione di capovaccai in cattività al mondo con 23 esemplari, 18 dei quali provenienti dalla Spagna e 5 nati in cattività, ospitati in 13 capaci voliere, tutte dotate di telecamere che consentono ai numerosi visitatori dell'attiguo CRASM (Centro Recupero Animali Selvatici della Maremma) di seguire in tempo reale le coppie di capovaccai senza arrecare loro alcun disturbo.

Nei prossimi anni, secondo il direttore del progetto, Guido Ceccolini, con la progressiva maturità delle coppie ancora giovani e con l'arrivo da centri di recupero spagnoli di nuovi esemplari irrecuperabili alla vita selvatica, si potranno presumibilmente rilasciare 6-8 giovani all'anno. Questa è anche la convinzione di numerosi esperti che hanno visitato le strutture; l'ultimo in ordine di tempo è lo spagnolo Alfonso Godino Ruiz, collaboratore del Progetto Gipeto che si sta sviluppando nel Parco di Cazorla e Segura in Andalusia, il quale ha trascorso in luglio un'intera settimana a Semproniano per collaborare al progetto, dando consigli ed esprimendo giudizi più che lusinghieri.

Infatti il lieto evento, assieme alla deposizione di 4 uova della coppia ancora immatura Fidato-Jara, è la conferma che le azioni messe in atto nel Centro di Semproniano vanno nella giusta direzione.

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