Oh! Calcutta di Kenneth Tynan, in scena al Teatro Puccini da martedì 13 a domenica 18 marzo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 marzo 2001 17:41
Oh! Calcutta di Kenneth Tynan, in scena al Teatro Puccini da martedì 13 a domenica 18 marzo

Tempo fa" scrisse il letterato e critico del teatro inglese Kenneth Tynan, uomo colto e spiritoso, nel Village Voice "mi venne in mente che per un uomo civilizzato non c'era posto per portare una donna civilizzata a trascorrere una serata di stimolazione erotica civilizzata. Da un estremo c'era la parodia e dall'altro il night club costoso". Tynan sollecitò collaboratori come il premio Nobel Beckett, Jules Feiffer, John Lennon, Sam Shepard, a descrivere le loro fantasie erotiche in uno spettacolo: nacque così " OH! CALCUTTA!".

Disse Tynan: "Potremmo scrivere di tutto all'interno del regno della sessualità, l'unica altra sfida sarà che il nostro spettacolo non dovrà avere nessun valore liberatorio". Cosa aveva in mente probabilmente era una sex-revue per contemporanei dal pensiero libero. Poiché allora una tale impresa, nell'ancora puritana Inghilterra, era impossibile, Tynan fece richiesta a New York. Originalmente aveva voluto dare al suo voyeurismo musicale il titolo di un quadro con il quale il surrealista francese Clovis Trouille aveva dato un contributo alla fantasia sessuale: una donna nuda lascivamente sdraiata che mostra la visione del suo didietro: OH! CALCUTTA! (Oh che bel didietro che hai).

Il produttore Norman Kean malintese totalmente il titolo francese e chiese se "OH! CALCUTTA!" fosse una messa in scena del Kamasutra. Il titolo più fuorviante della storia teatrale di Broadway era nato. "OH! CALCUTTA!" diventò lo show musicale più controverso per adulti maturi, come annuncia con orgoglio la copertina del disco della colonna musicale, composta dal gruppo The Open Window. Lo spettacolo aprì con gli otto membri del cast giù dal palco, completamente illuminati, in accappatoio bianco, che cantavano, provocanti, con passo lento e ondeggiante.

Caduti gli accappatoi, sotto i riflettori multicolori, i loro unici costumi furono fossette e lentiggini. Lo spettacolo aprì il 17 giugno '69 all'Eden Theatre, con un cast che includeva Bill Macy, Alan Rachinis e la coreografa Margo Sappington. Il critico Bernes del Times ghignò "Viaggiatori della città non avete niente da perdere se non il cervello". Ma presso il pubblico " OH! CALCUTTA!" si rivelò il successo che l'autore Tynan, membro della reale società di letteratura di Londra, aveva sospettato.

Dopo 704 rappresentazioni si spostò al Teatro Belasco, dove proseguì con 610 recite. Poi nel settembre del 1976 Kean, general manager della produzione originaria, fece rivivere lo spettacolo. Il nuovo "OH! CALCUTTA!" aprì all'Edison Theatre in cartellone insieme a "Me and Bessie" una rivista con Linda Hopkins nella parte della cantante di blues Bessie Smith. "Me and Bessie" chiuse quel dicembre, ma Calcutta proseguì per 5959 repliche per la seconda e più lunga corsa nella storia di Broadway, rappresentando, fatto eccezionale, 10 o 11 spettacoli a settimana.

Ad oggi 85 milioni di spettatori hanno visto "OH! CALCUTTA!".
Ideatore di Oh! Calcutta!, Kenneth Tynan nacque a Birmingham nel 1927. Dopo la laurea in Letteratura Inglese a Oxford, diresse alcune produzioni teatrali e televisive inglesi. Nel 1951 collaborò alla testata The Spectator in qualità di critico teatrale, dal 1952 al 1953 svolse la stessa funzione presso l’Evening Standard, e tra il 1953 e il 1954 per il Daily Sketch, prima di approdare definitivamente a The Observer (1954-63).

Fu curatore di sceneggiature per la Ealing Films (1955-57), e produttore per la televisione inglese ABC-TV di un programma artistico quindicinale dal titolo Temp (1960-62). Tra il 1958 e il 1960 sospese la sua collaborazione con The Observer per lavorare come critico teatrale per The New Yorker. Su invito di Sir Laurence Olivier, nel 1963 cominciò a collaborare con il National Theatre come suo primo direttore letterario; nell’ottobre 1964 tornò all’Observer nel ruolo di critico cinematografico, ruolo al quale rinunciò nel 1966.

Dal 1968 contribuì ad una rubrica dell’Observer intitolata “Urla e Mormorii”, dalle cui colonne dava il suo personale punto di vista sulla scena culturale. Tynan, che ha sempre svolto un ruolo di primo piano nella lotta contro la censura teatrale in Inghilterra, fu uno strenuo sostenitore di Soldiers di Rolf Hochhuth, che lui co-produsse a Londra nel 1968, non appena la destituzione dal potere di Lord Chamberlain lo rese possibile. A parte le sue attività giornalistiche e teatrali, Tynan appariva di frequente sulle reti della televisione britannica, e nel 1968 scrisse e apparve in One Pair of Eyes, un programma televisivo della durata di 45 minuti, che trattava della sua esperienza alla Oxford University.

Tynan è autore dei libri: He That Plays the King (un saggio sul teatro), Alec Guinness (una biografia dell’attore), Persona Grata (una raccolta di profili con foto di Cecil Beaton), Bull Fever (sulla tauromachia), Curtains (una raccolta di critiche teatrali) e Tynan Right and Left (un’ulteriore raccolta di recensioni e critiche). È stato membro della Royal Society of Literature.
Da mercoledì 14 a domenica 18 marzo ore 23.30, Catalyst in Vulva ideazione e regia Riccardo Rombi. Validi consigli su modi e mode dell’immaginario erotico.

Un intervento “notturno” composto da brevi flash che gettano un occhio ironico e disincantato sul più recente universo della letteratura erotica.

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