Il presidente Eugenio Giani ha visitato oggi la Centrale remota per il coordinamento dei soccorsi sanitari urgenti (Cross) di Pistoia. L'appuntamento si è trasformato anche in un'occasione per fare il punto sui dati della pandemia in Toscana. "I casi oggi sono calati. Sono giunti ad una soglia che ci consente di gestire al meglio la zona arancione" ha detto il presidente. "Sono a Pistoia non solo per la Cross, ma perché reputo giusto essere presente in una delle due zone rosse della Toscana. Devo riconoscere che ho trovato una comunità responsabile, eccezionale, che sta affrontando la pandemia con serietà. Di questo devo ringraziare il sindaco Alessandro Tomasi, tutti i sindaci della provincia, e naturalmente tutti i cittadini e le cittadine che sopportano con compostezza questa situazione".
"In questo momento la cosa fondamentale su cui concentraci sono però i vaccini", ha aggiunto Giani. "Dobbiamo alzare un argine di vaccini in grado di fermare la pandemia. Non sarò un presidente che si mette a contrattare sui mercati paralleli, statene certi. È lo Stato il protagonista dell'approvigionamento dei vaccini, e devo riconoscere al primo ministro Draghi che ci arrivano da Roma dei messaggi incoraggianti. A partire dalla liberazione di oltre 2 milioni di vaccini attualmente in riserva. Ciò per la Toscana significa averne circa 100.000 in più che subito somministreremo ai nostri cittadini grazie ad una macchina organizzativa già rodata".
Giani si è poi soffermato sul valore per tutta la comunità toscana della Cross. "Permettetemi di ringraziare tutti i responsabili, a partire dal direttore Piero Paolini, gli operatori e i volontari impegnati quotidianamente. Sono persone straordinarie che stanno facendo un lavoro encomiabile, soprattutto in questo difficile periodo. Proprio durante la pandemia la Cross si è contraddistinta per la capacità logistica che ha messo in campo: ha effettuato trasferimenti da e per le altre regioni, in particolare dando sostegno ai territori della Lombardia più colpiti e, addirittura, spingendosi fino in Germania. Si tratta di un'eccellenza della nostra organizzazione sanitaria, Pistoia deve essere orgogliosa di ospitare il cervello di questo servizio fondamentale".
TEST SIEROLOGICI A MONTALE
A seguito dell’alto tasso di positività nel territorio di Montale l’Amministrazione Comunale ha ritenuto utile ed opportuno richiedere alla Regione Toscana i kit per effettuare gratuitamente i test sierologici Covid19 su un ampio campione di popolazione nella fascia di età dai 41 ai 75 anni. Sono esclusi da tali test coloro che sono stati vaccinati e coloro che hanno contratto il virus. La Regione Toscana ha inviato 4.000 kit che l’amministrazione comunale utilizzerà per lo screening, in collaborazione con le associazioni Croce d’Oro Montale e Misericordia. Saranno effettuati nel capoluogo e nelle singole frazioni, previo appuntamento, dove verranno istituite delle postazioni, con ambulanza, gazebo e personale specializzato.
FIRENZE
L’aumento dei contagi e delle ospedalizzazioni sul territorio impone di mantenere la guardia alta, mentre si conferma l’efficienza del modello organizzativo messo in campo per le vaccinazioni e si rilancia l’importanza del tracciamento per spezzare anche in questa fase la catena del contagio. Sono alcuni degli elementi emersi durante la quarta riunione della Conferenza permanente sulla sanità dell’area fiorentina che ha messo al centro la necessità, viste le aperture sull’utilizzo del vaccino Astra Zeneca per i mediamente fragili, di non rallentare la vaccinazione ma al tempo stesso di permettere a questi soggetti di accedere alla piattaforma per essere inseriti nella campagna vaccinale.
Elementi positivi anche per le vaccinazioni a domicilio degli allettati dopo le aperture sulla possibilità di trasportare il vaccino Pfizer senza perdita di efficacia. Al tavolo, tenutosi in videoconferenza, hanno preso parte il sindaco Dario Nardella, l’assessore regionale alla l’assessore regionale alla Sanità Simone Bezzini, il vicedirettore sanitario Ausl Toscana Centro Roberto Biagini, il direttore generale dell’Azienda ospedaliera-universitaria di Careggi Rocco Damone, il direttore generale del Meyer Alberto Zanobini, il prorettore all’area medico sanitaria dell’Università di Firenze Fabio Marra, il direttore della Società della salute di Firenze Marco Nerattini, oltre al coordinatore, il consigliere speciale Nicola Armentano.
“La strategia delle zone rosse circoscritte – ha detto il sindaco Nardella - è molto funzionale perché consente di intervenire in modo mirato sulle zone più esposte. Dal punto di vista organizzativo, si conferma l’efficienza del modello di prenotazione delle vaccinazioni, con un Mandela Forum che ha superato i 12 mila vaccinati su un totale di 58 mila nell’area fiorentina; così come sta funzionando il lavoro portato avanti sulle scuole che mostrano dati più positivi rispetto ad altre zone della regione, anche grazie allo screening di massa.
Importante anche il lavoro fatto con la Prefettura e la Città metropolitana e l’accordo per formare i ragazzi come supporto nella gestione dei flussi attraverso la Protezione civile, secondo un modello di auto responsabilizzazione. È necessario – ha proseguito il sindaco – prestare grande attenzione al tema dei soggetti fragili e all’inserimento dei cosiddetti mediamente fragili nel sistema di vaccinazione con Astra Zeneca, dopo le aperture su questa opportunità: per quanto riguarda infatti gli allettati, le ultime indicazioni sembrano andare nella direzione che il vaccino Pfizer possa essere trasportato a domicilio senza perdere efficienza.
Rispetto a questo sono in campo più strategie per entrare nel domicilio degli allettati, che riguardo le Usca (Unità speciali di continuità assistenziale) e il mondo del volontariato. Analoga importanza rivestono i cosiddetti ‘care giver’ e quindi il loro inserimento nella campagna di vaccinazione”.
Il numero dei contagi, è stato ricordato, è abbondantemente sopra i 200 al giorno, con la variante inglese che si attesta ormai al 40% e mostra la tendenza a soppiantare quella presente in precedenza.
I numeri parlano di un aumento importante di positivi su tutta la regione, ma in misura diversificata sul territorio con Firenze che si colloca in una fascia intermedia. Questo porta inevitabilmente a una crescita delle ospedalizzazioni, sia nei reparti ordinari che in quelli di terapia intensiva. I ricoveri hanno superato le mille unità nelle strutture regionali, lontani dal picco di ottobre ma questo non deve far abbassare la guardia perché la variante inglese comincia a essere molto diffusa sul nostro territorio, siamo intorno al 40% e si diffonde più velocemente andando progressivamente a soppiantare quella in precedenza presente sul territorio. Al contempo, è però in crescita anche l’andamento delle vaccinazioni, rispetto alle quali è stato verificato quanto il modello organizzativo messo in campo al Mandela Forum si stia dimostrando efficiente.
“Un sistema che sta mostrando grande efficienza – ha proseguito il consigliere Armentano -, godendo anche del consenso della popolazione e che sta andando sempre di più a regime con la prospettiva di una sempre maggiore capacità di vaccinazione non appena saranno disponibili maggiori quantità di vaccino. Nel frattempo è necessario non rallentare il sistema del tracciamento, mantenendo su questo grande attenzione perché se non si interrompe la catena del contagio si determina inevitabilmente un aumento dei soggetti che inconsapevolmente portano avanti la diffusione della malattia”.
Al tavolo anche il tema dei giovani e delle problematiche legate alla permanenza delle limitazioni soprattutto per le fasce adolescenziali e quindi al forzato freno alla socializzazione, con risvolti preoccupanti a livello di forme di depressione e disturbi psichici e di fenomeni sociali, specie in alcuni contesti. “I numeri indicano un aumento della sofferenza psicologica specie nelle fasce adolescenziali – hanno detto Nardella e Armentano -, legata in particolare alle forti limitazioni imposte a forme di socializzazione come sport, parrocchie e strutture di svago.
Un fenomeno che sta esplodendo e di cui ancora non si ha sufficiente consapevolezza. Abbiamo concordato con il direttore dell’ospedale Meyer di promuovere una campagna di informazione e sensibilizzazione con la scuola, le famiglie, gli psicologi e le strutture sanitarie per aiutare i giovanissimi a superare questo momento difficilissimo fatto di privazioni: nella scuola, nello sport, nel tempo libero. Un lavoro necessario, anche sulla scia di quanto l’Amministrazione ha fatto coinvolgendo gli operatori di strada e mettendo a disposizione risorse su queste drammatiche situazioni in aumento”.
GREVE IN CHIANTI
Con l’obiettivo di garantire la maggiore copertura vaccinale alla popolazione si è aperto anche a Greve in Chianti, presso il distretto socio-sanitario di via della Pace, uno dei punti vaccinali itineranti individuati dalla Società della Salute zona Fiorentina Sud Est che affiancano il centro di riferimento, istituito per l’area fiorentina al Mandela Forum di Firenze. E’ stato il vicesindaco Lorenzo Lotti a far visita al centro e ad incontrare gli operatori sanitari e la responsabile del presidio socio-sanitario di Greve, la dottoressa Clorinda Mallamaci.
La sede vaccinale si occupa della somministrazione del vaccino AstraZeneca alle persone fra 18 e 55 anni delle categorie prioritarie, ovvero personale scolastico e universitario, docente e non docente, di ogni ordine e grado di età e delle forze armate e di polizia (forze armate, polizia di stato, guardia di finanza, vigili del fuoco, polizia municipale, polizie locali, ecc.). Sarà possibile prenotare sul portale e la vaccinazione avverrà recandosi presso uno dei punti vaccinali della Regione tra quelli proposti in fase di prenotazione.
L’attività di somministrazione del vaccino AstraZeneca si terrà il giovedì dalle ore 14 alle ore 19. Il team è composto da un assistente sanitario, da un’infermiera e da un medico Usca. “Fino a questo momento abbiamo somministrato 110 vaccini – dichiara la dottoressa Clorinda Mallamaci – il servizio attivato da qualche giorno proseguirà nelle prossime settimane secondo la programmazione indicata dal Piano strategico nazionale Vaccinazione anti-SARS-CoV-2/COVID-19”.
Nel momento in cui si effettua la prenotazione attraverso l’applicazione digitale dedicata viene erogata anche la data di esecuzione della seconda dose.
“Il vaccino è lo strumento più importante di cui disponiamo in questo momento per combattere il virus e guardare al futuro – dichiara il vicesindaco Lorenzo Lotti - pur avendo questa preziosissima fonte di speranza e fiducia dobbiamo continuare a non abbassare la guardia e a prestare la massima attenzione nel rispetto scrupoloso delle misure disposte per il contenimento del contagio che purtroppo, a causa della diffusione delle varianti, ha subito un’impennata rilevante nelle ultime settimane. Ricordiamoci che dalle nostre azioni e dai comportamenti corretti e responsabili, svolti nel quotidiano, dipende la salute nostra e della collettività”.
Per l'incremento di casi di contagio l'area metropolitana di Bologna è entrata in zona arancione scuro e presto la stessa misura verrà estesa alla Romagna. La situazione preoccupa il sindaco di Palazzuolo sul Senio Philip Gian Piero Moschetti che, temendo una rapida diffusione dei casi di positività, ha deciso di emettere un'ordinanza contingibile e urgente di sospensione degli spostamenti entro una distanza di 30 km. Inoltre è previsto un presidio di carabinieri e polizia municipale sul ponte di Misileo, che collega il comune palazzuolese con il confinante comune romagnolo di Casola Valsenio.
Considerati il carattere particolarmente aggressivo e diffusivo delle varianti del virus CoViD 19 e l'incremento dei casi nei comuni limitrofi delle province di Bologna e Ravenna, l'ordinanza emessa questa sera dal sindaco dispone che "dal territorio comunale non sono consentiti gli spostamenti da e verso i comuni dell'Emilia Romagna distanti meno di 30 chilometri dai confini comunali" ammessi dai provvedimenti governativi. Sono vietati anche gli spostamenti per fare la spesa. Restano comunque consentiti gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o di istruzione, da situazioni di necessità, ovvero per motivi di salute.
"La serietà della situazione dei contagi nei comuni vicini sul territorio della Regione Emilia Romagna - sottolinea il sindaco di Palazzuolo sul Senio Philip Gian Piero Moschetti - richiede che sia sospesa la norma che permette lo spostamento nei 30 km dal confine da e verso il territorio comunale. La sospensione ha effetto fino al 14 marzo per permettere che sia vaccinata almeno la parte più debole della nostra popolazione. Ricordo a tutti i cittadini - conclude il sindaco - di rispettare le regole anticovid: distanziamento sociale, uso della mascherina, igienizzazione delle mani, ridurre al minimo indispensabile i contatti interpersonali".