Con l’estate e i primi caldi arriva anche l’immancabile compagnia delle zanzare: in questi mesi, infatti, si raggiunge l’apice del loro periodo riproduttivo tanto che, se si escludono formiche e termiti, il loro numero supera di gran lunga quello di qualunque altra specie animale del nostro Pianeta. In tutto il mondo esistono oltre 3.200 specie di zanzara, mentre in Italia ne vivono stabilmente circa una sessantina. Numerose città sono vittime di infestazione di zanzare del gruppo Culex pipiens (zanzara comune) e di alcune specie di Aedes, fra cui Aedes albopictus, più comunemente chiamata zanzare tigre, contro cui le amministrazioni avviano campagne di disinfestazione.
Ma è abbastanza? Cosa devono fare i cittadini per prevenire la proliferazione? Come ci si può liberare con efficacia dalle zanzare adulte?
“L’impegno delle amministrazioni è ammirevole, ma l’unica soluzione, per liberarci seriamente dall’invasione di zanzare, è quella di pianificare interventi mirati e continuativi nell’arco dell’intero anno, con il coinvolgimento attivo dei cittadini. Comuni e Province intervengono solo sulle aree di proprietà pubblica, che costituiscono una minima parte del patrimonio della città: la manutenzione della proprietà privata deve essere una responsabilità dei cittadini – spiega Dino Gramellini, Direttore Tecnico di Anticimex Italia – Per impedire alle larve di zanzara di svilupparsi, i cittadini devono adottare alcuni accorgimenti pratici contro i ristagni d’acqua, luogo privilegiato da questi insetti per depositare le uova, trattandoli anche con prodotti appositi.
Per proteggere i propri cittadini dalle zanzare, molti Comuni hanno installato dei rifugi per pipistrelli: naturali nemici delle zanzare, con l’obiettivo di aumentarne la diffusione. Una buona soluzione, che si rivela però poco efficaci contro la zanzara tigre, dal momento che questa ci dà il tormento di giorno e il pipistrello è un predatore notturno - racconta Gramellini - Le abitazioni con giardini o aree verdi in genere oggi possono essere protette grazie alla tecnologia: gli emettitori di ultrasuoni non sono per nulla efficaci, ma si possono adottare i sistemi di disinfestazione automatica che permettono al privato di poter programmare giorni e orari di intervento, nebulizzando piretro o repellenti (rosmarino, aglio) nei momenti più idonei ed in assoluta autonomia.”