È uscita la 20° edizione del QS World University Ranking, la classifica redatta dall’agenzia Quacquarelli Symonds che valuta le università nel loro complesso.
Compie una scalata senza precedenti l’Università di Firenze nell’edizione 2024 della classifica internazionale. Unifi guadagna 102 posizioni rispetto alla precedente rilevazione, salendo al 358° posto in una graduatoria che conta 1.499 istituzioni accademiche dislocate in tutto il mondo (83 in più rispetto allo scorso anno). Unifi si colloca così nella top 24% delle realtà universitarie internazionali (era al 33% nel 2023).
Tra le università italiane Firenze raggiunge il nono piazzamento su 42 realtà censite, migliorando la propria classifica di due posizioni.
Guardando nel dettaglio, l'Ateneo spicca nella rilevazione di due nuovi indicatori previsti da QS 2024. Ottiene il 142esimo posto (quinto nazionale) sulla base del parametro “sostenibilità” e il 181esimo (sesto italiano) in relazione a “rete internazionale di ricerca”. A livello internazionale, inoltre, Firenze si piazza 259esima in relazione alla “reputazione accademica” e 266esima per il complessivo “numero di citazioni” nelle pubblicazioni scientifiche.
“La fotografia scattata dal QS 2024 premia indubbiamente il lavoro svolto dalla nostra comunità accademica – spiega la rettrice Alessandra Petrucci –. In un quadro caratterizzato da una forte competitività, ci viene riconosciuta la capacità di mantenere alta l’attenzione nei confronti della qualità della ricerca, avendo un occhio di riguardo ai temi della sostenibilità. L’Ateneo poi si distingue per l’elevato livello dei rapporti di collaborazione scientifica internazionale, elemento che conferisce ulteriore autorevolezza al nostro lavoro. In ambito italiano, rientriamo nella top 10 a ridosso delle prime posizioni se concentriamo lo sguardo sui mega atenei del Paese”.
Il QS World University Rankings è una delle più prestigiose classifiche universitarie, che prende in esame le istituzioni accademiche internazionali in grado di rispettare requisiti e criteri molto restrittivi in materia di formazione e ricerca. La classifica tiene conto del parere di docenti, accademici e ricercatori, oltre che di manager e direttori delle risorse umane. Comprende l'analisi di 17,5 milioni di pubblicazioni scientifiche e di 141,6 milioni di citazioni, e i dati sulla distribuzione di oltre 2 milioni di docenti e ricercatori.
In un’edizione rinnovata quest’anno nella struttura di ponderazione degli indicatori e nell’inclusione di nuove metriche, anche l’Università di Pisa sale di 55 posizioni, collocandosi al 349° posto a livello globale e 8° in Italia, grazie in parte alla riduzione del peso attribuito al rapporto tra numero di studenti e numero di docenti che finora penalizzava il modello italiano rispetto a quello anglosassone. Sui nuovi indicatori che misurano la rete di ricerca internazionale e l’impatto sulla società Unipi ottiene un ottimo punteggio, posizionandosi rispettivamente al 209° e 182° posto su scala globale.
L’Università di Pisa è da anni presente nei principali ranking internazionali, stilati da agenzie specializzate o testate giornalistiche. Queste classifiche hanno acquisito nel tempo una rilevanza sempre maggiore nell’affermare il prestigio degli atenei e sono diventati un punto di riferimento importante per tutti i portatori di interesse nei confronti delle istituzioni universitarie: studenti, ricercatori, aziende, organizzazioni ed enti governativi.
I ranking sono tuttavia il risultato di una combinazione di più fattori basata su criteri, qualitativi e quantitativi, che differiscono a seconda dell’ente valutatore. Per questo è importante mantenere una visione di insieme della posizione nelle principali classifiche e valutare attentamente punti di forza e di debolezza che emergono dai diversi indicatori nelle macro-aree oggetto di valutazione, produzione scientifica, indicatori dimensionali, riconoscimenti e indagini reputazionali.
Tra i punti più deboli su cui lavorare c’è ad esempio l’internazionalizzazione (sia per la componente studente che docente) e gli indicatori connessi alla conoscenza a livello internazionale delle attività di ricerca a formative di Unipi. L’Università di Pisa ha già messo in campo diverse attività per migliorare il proprio livello di internazionalizzazione, tra queste l’adesione a Circle U., l'Alleanza universitaria europea di cui fa parte il nostro ateneo insieme ad altri 8 prestigiosi atenei europei. Sul piano della propria immagine all’esterno l’Ateneo si sta impegnando per potenziare il rapporto con aziende e potenziali investitori nella ricerca e, più in generale, per migliorare le proprie strategie di comunicazione.