Se non si fa buona manutenzione, ma in qualche caso non basta neanche quella, il rischio che si verifichino smottamenti degli argini dei fiumi, o voragini persino in area urbana è inevitabile. Per capirlo basta fare una ricerca sul Web. Negli ultimi cinque anni, casi non dissimili a quello fiorentino sono accaduti a Londra e Chicago.
La stessa Firenze non è nuova a simili episodi. Il più recente quello del lungarno Soderini, dove nel tratto della sponda dal tabernacolo di Santa Rosa al ponte alla Carraia, la spalletta del fiume è infatti di colorazione differente perché ricostruita 50 anni fa [nella foto all'altezza di piazza del Cestello il punto di giuntura]. Nel 1965 infatti, proprio la rottura di una tubatura dell'acquedotto, provocò uno smottamento nel quale finì per franare un taxi. Il conducente morì e i passeggeri rimasero feriti. Il Comune di Firenze pagò i danni alle vittime.
Dal'episodio di 50 anni fa si può trarre una importante lezione: il breve tempo impiegato per ripristinare i luoghi evitò disastri maggiori in occasione della piena dell'anno successivo.