Assolutamente da visitare: “Virgo” a Cascina, “gemello” del Ligo, che si trova negli Stati Uniti, è uno dei cuori pulsanti della ricerca sulle onde gravitazionali, da poco premiata con il Nobel.
Virgo è uno strumento estremamente sofisticato, basato avanzate tecnologie , necessarie per captare questi debolissimi segnali gravitazionali. Infatti si prevede che il passaggio di un’onda gravitazionale produrrà, al massimo, sui bracci di 3 km di Virgo una variazione di lunghezza di un miliardesimo di miliardesimo di metro. Quanto è piccola questa quantità? Meno di un millesimo del diametro di un protone.
Le onde gravitazionali sono una conseguenza della teoria della Relatività Generale, pubblicata da Albert Einstein nel 1915. Sono ondulazioni della trama dello spazio-tempo che si propagano alla velocità della luce, prodotte quando grandi masse vengono accelerate o deformate. Pensiamo ad una goccia che cade in uno stagno, perturba la superficie questa perturbazione si propaga all’esterno sotto forma di onda. Questo avviene in molti fenomeni astrofisici come le esplosioni di supernove o le interazioni gravitazionali fra buchi neri o stelle di neutroni.Le onde gravitazionali sono completamente diverse dalla luce, il principale “messaggero” utilizzato finora per studiare l’Universo, anche se oggi gli scienziati hanno iniziato ad utilizzare altri messaggeri, come i raggi cosmici e i neutrini.
Con la prima rivelazione diretta delle onde gravitazionali nel settembre 2015, è stata aperta una nuova finestra sull’Universo, che ci permetterà di sondare gli estremi fenomeni generati dalla gravità. Tutti gli scenari che saranno studiati mediante onde gravitazionali sono così violenti che sono impossibili da riprodurre in laboratorio.
Ma rivelare le onde gravitazionali non è un compito facile. Sono stati necessari più di cinquant’anni di sviluppi tecnologici e sperimentali, condotti da migliaia di scienziati in tutto il mondo, per vedere finalmente le prime onde gravitazionali con gli interferometri nel 2015. La cattura di una vibrazione "spazio tempo" è stata una corsa cominciata a Pisa negli anni Ottanta, da un progetto di Adalberto Giazotto, fisico dell'Infn e da Alain Brillet (Cnrs) e che si è concretizzato nel 1994.
L'inaugurazione nel 2003, poi nell'agosto 2017 la ripresa dei lavori dopo qualche anno di stop per aggiornare l'impianto e il 14 agosto la prima onda intercettata. "A Virgo oggi lavorano complessivamente a turno circa 250 ricercatori e una cinquantina di persone di Ego per la gestione dell'impianto che ha la responsabilità dei diversi sottosistemi critici dell'esperimento, vuoto ed altro" si spiega dal centro. Le due collaborazioni Ligo e Virgo menzionate nel premio Nobel per la Fisica 2017 sono il risultato corale di una ricerca che nasce dalla partecipazione di 1.500 fisici di tutto il mondo, almeno 200 dei quali sono italiani.
Per Visitare Virgo chiamate il +39 050 752325 o scrivete info@ego-gw.it Il Martedi o di Sabato sono possibili le visite della durata di due ore. Per scuole, o singole persone interessate.
di Benedetta Bindi